Il Realismo Magico nell’Arte Italiana. Non tutto è come sembra. 

Cosa si intende per Realismo Magico nell’arte 

Realismo Magico è il movimento artistico che tra il 1929 e il 1935, vide un ritorno alla pittura neoclassica dal gusto déco, un ritorno alle forme e alle misure che guardano alla pittura di Piero della Francesca e ad ambientazioni metafisiche, surreali, magiche appunto.

È una pittura contemplativa, intellettuale, attenta ai valori espressivi della composizione e alla prospettiva della luce.

Realismo magico Riccardo Francalancia
Riccardo Francalancia Marina

 

A chi si ispira il Realismo Magico?

La definizione Realismo magico deriva dal libro Nach-Expressionismus – Magischer Realismus di Franz Roh del 1925.

Dove lo storico dell’arte tedesco tenta di trarre un bilancio dell’arte europea successiva alla Grande guerra.

Per descrivere le nuove ricerche Roh, parla di una struttura solita e come cristallizzata nel vago fluire. Di un miracolo dell’apparente durata. Un enigma.

 Nel 1927 lo scrittore italiano Massimo Bontempelli riprende il pensiero di Roh. La sua definizione di una nuova dimensione narrativa, si applica facilmente alle esperienze figurative.

precisione dei contorni, solidità di materia ben poggiata al suolo e intorno come un’atmosfera di magia che faccia sentire attraverso un’inquietudine intensa quasi un’altra dimensione in cui la vita nostra si proietta”

In questo senso, l’arte deve dominare la natura. In questo senso abbiamo parlato di magia e abbiamo chiamato l’arte nostra : Realismo Magico.” cit. Massimo Bontempelli

 

 Chi sono i principali esponenti del Realismo Magico in Italia

I principali esponenti del Realismo magico in Italia sono Antonio Donghi (Roma 1897 – 1963), Francesco Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961), Riccardo  Francalancia (Assisi 1886 – Roma 1965), Ferruccio Ferrazzi (Roma 1891 – 1978), Virgilio Guidi (Roma, 1891 – Venezia,1984), Cagnaccio di San Pietro (Desenzano del Garda, 1897 – Venezia, 1946), Felice Casorati ( (Novara, 1883 – Torino, 1963) ), Ubaldo Oppi ( Bologna, 1889 – Vicenza, 1942).

Nei loro dipinti, la realtà delle cose e delle persone è rapresentata nel dettaglio ma comunque sospesa in atmosfere senza tempo.

Quali sono le caratteristiche principali del genere Realismo Magico?

Le caratteristiche principali delle opere appartenenti al Realismo Magico sono la rappresentazione della realtà con l’aggiunta di elementi magici, un continuo oscillare tra realtà e fantasia.

I riferimenti iconografici del Realismo Magico sono le porte aperte che indicano la possibilità di un’altra realtà.  Ecco, quindi, il gioco dell’artista di inserire nell’opera sipari, tende, scale. Personaggi raffigurati di spalle. 

 Opere in vetrina

Nella nostra galleria sono presenti due opere di Antonio Donghi. Un rarissimo scorcio di Via del Lavatore e un acquerello

Dove vedere delle opere sul Realismo Magico?

Se vogliamo ammirare dei capolavori sul Realismo Magico fino al 20 ottobre 2024 potete visitare la mostra Antonio Donghi. La Magia del silenzio a Palazzo Merulana Roma.

 

 

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