Orazio Amato

Orazio Amato (Anticoli Corrado 1885 – Roma 1952) fu pittore e intellettuale al centro della vita artistica romana.

Ha partecipato assiduamente alle mostre d’arte nazionali ed internazionali (Amatori e Cultori, Biennali Romane, Biennali di Venezia, Sindacali, Quadriennali di Roma, Mostre di Parigi, Berlino, Monaco, Bucarest, New York, Argentina, Brasile,etc.)
Sue opere si trovano in collezioni private e in Gallerie pubbliche italiane e straniere. Coltiva anche lo studio delle tradizioni popolari e del costume italiano.

Origini e studi

Nato ad Anticoli Corrado, paese delle modelle e colonia di artisti tra Otto e Novecento, si appassiona sin da giovanissimo all’arte. Il padre Michele Amato, farmacista era proprietario di una pensione dove erano soliti soggiornare gli artisti alla scoperta dalla bellezza di Anticoli Corrado.

Consegue la laurea in filosofia al Collegio Pontificio Leoniano di Anagni.

Tra il sacerdozio e la pittura sceglie di dedicarsi all’arte.

Lo studio in via Margutta a Roma

Nel 1919 si trasferisce a Roma, in uno studio in via Margutta.

Qui comincia il suo cammino verso l’arte, cammino spesso interrotto e “disturbato” dai numerosi incarichi che gli vengono affidati.

Col pittore Felice Carena e lo scultore Attilio Selva istituisce la scuola d’arte degli Orti Sallustiani.

Scuola d’arte degli Orti Sallustiani

Nel 1922 Felice Carena (Cumiana, To 1879- Venezia 1966) insieme a Orazio Amato e allo scultore Attilio Selva apre una scuola d’arte a Roma, in piazza degli Orti Sallustiani, vicino a via XX Settembre, con una dépendance estiva ad Anticoli Corrado, dove Carena aveva uno studio fin dal 1915.

Questa attività didattica prosegue per oltre vent’anni in sintonia con il clima del Ritorno all’ordine.

La scuola d’arte degli Orti Sallustiani viene inaugurata con una mostra di dipinti di Felice Carena.

Nel manifesto della scuola d’arte si parla di ritorno all’italianismo dell’arte, che intende risolversi col bisogno della grande parete, della vasta decorazione, tema che verrà sviluppato da Mario Sironi molti anni dopo con la pittura murale.

Tra i frequentatori della Scuola d’arte degli Orti Sallustiani troviamo vari esponenti della Scuola Romana:

Emanuele Cavalli (Lucera 1904 – Firenze 1981), arriva nella Scuola di Carena nel 1922  ed è il suo esordio pittorico. Grazie al Maestro è ammesso alla Biennale di Venezia nel 1926.

Giuseppe Capogrossi arriva alla Scuola nel 1923

Fausto Pirandello entra nella scuola nel 1922

Onofrio Martinelli (Mola di Bari 1900 – Firenze 1966) il suo apprendistato e la sua formazione si compiono presso la scuola di Carena.

Gigi Chessa (Torino 1898 – 1935) Nel 1919 sposa Maria sorella di Felice Carena e l’anno seguente si trasferisce col cognato ad Anticoli Corrado 

Mario Mafai

Luigi Montanarini (Firenze 1906- Roma 1998) aderisce alla Scuola Romana.

Virgilio Guzzi (Molfetta 1902 – Roma 1978) esponente della Scuola Romana e Presidente dell’Accademia di San Luca.

Orazio Amato angolo di Roma
Piazza Madama con il Vicolo del Pinacolo Orazio Amato 1933

Circolo Artistico Internazionale di Via Margutta

Orazio Amato come Presidente del Circolo Artistico Internazionale di Via Margutta, poi Segretario del Sindacato Laziale di Belle Arti, quindi Segretario della Galleria di Roma si occupa costantemente dell’organizzazione artistica cercando di moltiplicare per gli artisti le occasioni ufficiali di esporre la loro opere.

L’opera pittorica di Orazio Amato

L’opera pittorica di Orazio Amato è rimasta poco conosciuta anche per la precoce morte dell’artista, sfuggendo in sostanza alle attenzioni che negli ultimi venti anni sono state riservate ai molti artisti che come lui lavorarono a Roma tra le due guerre e contribuirono alla nascita di un clima culturale di grande valore.

Amato, condivide con gli altri artisti del suo tempo, le tematiche del momento: la ritrattistica, le scene quotidiane, l’interesse per il Seicento, per la pittura nordica, l’attenzione a Roma, ai suoi colori, alla sua luce, alle demolizioni.

Curiosità: Nella casa natale di Orazio Amato ad Anticoli Corrado, tra i detriti della cantina che negli Anni Venti fu uno degli studi di Arturo Martini (Treviso 1889-Milano 1974)  fu rinvenuta l’opera “Il pastore” di Arturo Martini oggi ai Musei Vaticani.

Orazio Amato angolo di Roma
Piazza Madama con il Vicolo del Pinacolo Orazio Amato 1933

Mostre:

Nel 1910 LXXX Esposizione internazionale di Belle Arti organizzata dalla Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti.

Partecipa alla prima Biennale Romana del 1921.

Nel 1924 prima personale alla sala Stuart in Via Veneto.

Dal 1931 al 1956 partecipa alle Quadriennale d’arte nazionale al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Nel 1937 conseguì il diploma di medaglia d’oro alla Mostra delle Arti e della Tecnica di Parigi, con un’opera acquistata dal Municipio di Parigi.

A Milano nel 1941 – Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti – 3ª Mostra Nazionale.

Nel 1942 figurò con una mostra personale alla Biennale di Venezia.

La mostra Orazio Amato

A Palazzo Venezia nel 2003, la mostra Orazio Amato, curata da Claudio Strinati e Claudia Tempesta, dove sono state presente centoquaranta opere, dalle prove giovanili, allo studio con Felice Carena, al clima di Valori Plastici, all’incontro con il Novecento, al clima vivacissimo dei tardi anni Venti, sino agli esiti formali vicino alla pittura tonale.

Nel sito è presente un dipinto olio su tela di Orazio Amato.

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