Michele Cammarano
Michele Cammarano (Napoli 1835-1920) era un pittore proveniente da una illustre famiglia di artisti.
Frequentò l’Accademia di Belle Arti napoletana, dove fu allievo di Giuseppe Mancinelli e di Gabriele Smargiassi, paesista della Scuola di Posillipo, aderì al verismo di quest’ultima, per poi passare al naturalismo veristico palizziano.
Le sue prime esperienze sono legate alla pittura di paesaggio, genere al quale tornerà anche più tardi, raggiungendo i suoi migliori risultati pittorici.
Esordisce nel 1855 all’Esposizione napoletana al Regio Museo con il dipinto “Crociati che abbattono degli alberi in un bosco”.
Nel 1860 si arruolò come volontario nella Guardia Nazionale per seguire le imprese garibaldine.
Michele Cammarano a Roma
Nel 1865 si trasferisce a Roma, dove frequenta i pittori Federico Faruffini, Cesare Fracassini e Bernardo Celentano.
Nel 1863 espone a Napoli “Ozio e lavoro”, opera a carattere sociale che viene acquistata da Vittorio Emanuele II, e nel 1872 a Milano “La breccia di Porta Pia“, che gli è valso tanti elogi.
La ville lumière
Tra il 1870 e il 1875 soggiorna a Parigi, dove conosce Gustave Courbet e Pierre-Paul Prud’hon.
Partecipò al Salon con l’opera Un debito di giuoco.
Nel 1900 Michele Cammarano tornò definitivamente a Napoli, dove nel 1902 assunse la cattedra di pittura all’Accademia delle Belle Arti, già tenuta da Palizzi, restandovi fino alla morte.
Altre opere di Michele Cammarano:
Dalla nostra galleria
Nella nostra galleria presentiamo un’opera di Michele Cammarano che ritrae soldati in azione sotto la neve.
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