Federico Faruffini
Federico Faruffini (Sesto San Giovanni 1833- Perugia 1869)
Buon ritrattista, straordinario colorista e importante pittore di figura. Pittore visionario. Precursore del Modernismo. Uno dei pittori italiani ed europei più importanti dell’Ottocento purtroppo oggi mal ricordato. Non appartenne a nessun movimento artistico.
“Troppo pittore per essere fotografo, troppo fotografo per essere pittore”
In questa definizione c’è tutta la sua storia artistica di Federico Faruffini.
Ha avuto una vita molto breve ma intensa. È un artista dalle forti contraddizioni.
Formazione artistica
Si forma in ambito accademico alla scuola di pittura di Pavia sotto la guida del pittore Giacomo Trecourt (1812-1882), un personaggio fondamentale per Federico Faruffini a livello didattico per la pittura lombarda dell’Ottocento.
Il clima artistico di Pavia non è quello di Milano e questo è per lui molto favorevole.
Giovanni Carnovali, detto il Piccio
Ha come grande amico il pittore lombardo Giovanni Carnovali (1804 –1873), detto il Piccio . Un outsider.
Insieme saranno i due artisti che cambieranno radicalmente la pittura lombarda dell’800.
Saranno i semi che faranno nascere il movimento artistico milanese della Scapigliatura.
I semi del Realismo
Il suo approccio è caratterizzato dal Romanticismo imperante, anello di congiunzione tra il Romanticismo e la Scapigliatura di Tranquillo Cremona, ma dentro di lui ci sono già i semi del Realismo.
Quel Realismo che diventerà fondamentale per la pittura lombarda della seconda metà dell’Ottocento.
Milano
Dopo l’estate del 1855, per volere del padre, si trasferisce a Milano per iniziare il tirocinio legale presso il tribunale e l’anno seguente partì alla volta di Roma.
Faruffini a Roma
Qui, gli si aprirono nuovi campi di esperienza: arricchì le sue conoscenze della pittura dei secoli passati ed entrò in contatto con gli altri pittori attivi a Roma, Domenico Morelli (1823-1901), Bernardo Celentano (1835-1863) uno dei protagonisti del Verismo storico, Francesco Saverio Altamura (1822-1896), rinsaldando le sue scelte antiaccademiche per una pittura tutta basata sui valori cromatici.
Venezia
Dal 1857 al 1858 soggiorna a Venezia alla scuola di Molmenti e di Grigoletti, dove incontra il giovane Tranquillo Cremona.
Riconoscimenti
Nel 1866 Medaglia d’oro al Salon di Parigi con l’opera Cesare Borgia e Machiavelli, che in Italia era stata criticata.
Le nozze
In un disperato tentativo di dare ordine alla sua vita privata e di colmare il vuoto determinato dal distacco dalla famiglia d’origine si sposò il 26 aprile 1868 con la sua bellissima modella Adele Mazzoleni, da cui ebbe una figlia, Teresa Maria Dolores.
Ultimo trasloco: Perugia
L’ultimo passo, la decisione di lasciare Roma e di trasferirsi con la famiglia a Perugia.
Morirà suicida a Perugia nel 1869 in un momento di grande sconforto artistico e umano.
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