Maria Montessori e Bruno Munari

 

 

Toccare la bellezza: Bruno Munari e Maria Montessori.

È possibile percepire, riconoscere e apprezzare la bellezza anche tramite il tatto?

Tre personaggi italiani che hanno rivoluzionato il XX secolo:

Maria Montessori (1870-1952) è stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome.

Bruno Munari, (1907-1998) è stato uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del ‘900.

Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) scrittore, poeta, drammaturgo e militare italiano. Conosciuto soprattutto come il fondatore del movimento Futurista

Ma cosa hanno in comuni questi tre mostri sacri?

Il tatto

Grazie ad una bellissima mostra presentata al Palazzo delle esposizioni di Roma, vogliamo sottolineare un aspetto del lavoro di Bruno Munari: l’arte tattile, ossia l’arte del tatto.

Da questo punto di vista, l’incontro tra Bruno Munari e Maria Montessori, non poteva essere più prolifico.

Il nostro artista ha collaborato con Maria Montessori nella concezione e costruzione di “giocattoli” in legno.

Gli strumenti utilizzati nel suo famoso “Metodo” educativo avevano per la Montessori una funzione precipua: sviluppare e far emergere la parte più creativa che alberga in ognuno di noi.

Un connubio senza eguali al servizio della crescita umana, spirituale ed intellettuale, basata sull’amore per le cose e per tutto ciò che ci circonda; un approccio agli antipodi di quello contemporaneo, tutto basato, drammaticamente, sul sapere scientifico.

A questo proposito, una cosa colpisce dopo aver visitato la mostra: l’importanza primordiale del tatto, del toccare le cose, ma soprattutto il contatto tra noi esseri umani.

Questi ultimi tempi ci hanno negato il piacere ancestrale di un abbraccio tra le persone e le conseguenze saranno difficilmente quantificabili.

Ma ora è tempo di lasciare la parola agli organizzatori della mostra.

Maria Montessori e Bruno Munari
Maria Montessori

  

L’ attenzione posta su Munari, in questa mostra, è rivolta alla sua prospettiva creativa ed esperienziale,  che unisce il pensiero al fare, che sperimenta i materiali vecchi e nuovi, che esalta l’interazione con il mondo e la natura.

 “Ritroviamo il piacere del tatto”, ebbe modo di scrivere  Munari.

Maria Montessori e Bruno Munari
Alta Tensione

Un percorso di continua scoperta, che trova naturale confluenza nei laboratori per bambini – la cosa migliore che a suo dire abbia fatto come uomo e artista.

Alcune influenze e suggestioni culturali colte da Bruno Munari agli inizi del suo percorso artistico e creativo provengono sicuramente da certe poetiche del Futurismo e dalle nuove teorie del  Bauhaus.
In entrambi i casi il comune denominatore è la rivalutazione di tutti i sensi in ambito artistico ed estetico.

Nella scuola del Bauhaus, fondata da Walter Gropius nel 1919 nella città tedesca di Weimar, lo studio dei materiali vecchi e nuovi e “l’addestramento sensoriale” degli allievi rivestono un ruolo fondamentale.

Il Futurismo esalta la sperimentazione, l’arte polimaterica e l’uso di materiali extra-artistici nelle opere plastiche, arrivando con Filippo Tommaso Marinetti a rivalutare decisamente il senso del tatto, proponendo una forma d’arte da fruire senza l’uso della vista.

Scacchiera di Josef Hartwig
L’arte Tattile Scacchiera

Da ricordare anche il pedagogista tedesco Friedrich Fröbel (1782-1852) ideatore dei “giardoni d’infanzia” dove i giochi sensoriali erano alla base dello sviluppo del bambino.

Il tattilismo manifesto di Marinetti
Il tattilismo manifesto di Marinetti

 

Nel gennaio del 1921 il leader del futurismo Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d’Egitto 1876 – Bellagio 1944), presenta a Parigi il suo manifesto intitolato “Il Tattilismo”.

Marinetti esalta la tattilità e i suoi valori e dedica un paragrafo del manifesto all’ educazione del tatto.

Il padre del Futurismo propone una nuova forma d’arte, l’arte tattile. Marinetti la considerata un nuovo mezzo che non ha nulla a che fare con le arti plastiche tradizionali.

Contestualmente al manifesto, Marinetti presenta la tavola tattile “Sudan- Parigi”.

Realizzata con materiali diversi e concepita come un “viaggio di mani” da sperimentare senza l’ausilio della vista.

Per la prima volta, i materiali non sono utilizzati per le loro qualità visive o espressive piuttosto per le sensazioni che trasmettono al contatto con le mani, sensazioni che assumono un significato codificato.