Leonardo da Vinci al Louvre

Cosa c’é di piú glamour di una visita in anteprima della mostra-evento dell’anno?

Leonardo da Vinci al Louvre
Sabrina e il Catalogo della Mostra Leonardo da Vinci al Louvre
Si, perché la retrospettiva su Leonardo da Vinci al Louvre di Parigi per i 500 anni dalla sua morte (Vinci, 1452 – Amboise, 1519) si annuncia veramente come the place to be del mondo dell’arte e della cultura internazionale dei prossimi mesi.

La mostra apre i battenti il 24 ottobre per concludersi il 24 febbraio 2020 al museo del Louvre di Parigi.

Leonardo da Vinci al Louvre
San Tommaso Andrea Verrocchio

Andrea Verrocchio il maestro di Leonardo

Molte cose restano impresse nella mente di questa esposizione: la monumentale scultura in bronzo Incredulità di San Tommaso  opera del maestro di Leonardo, Andrea Verrocchio (Firenze 1435-Venezia 1488).

Leonardo da Vinci al Louvre su Egidi MadeinItaly
Publio Cornelio Scipione Africano

Così come sorprendenti sono i diversi marmi presentati; dal bassorilievo con il profilo di Publio Cornelio Scipione attribuito egualmente ad Andrea Verrocchio.

Sorprendenti anche le riproduzioni di taluni quadri non presenti in mostra.    
Questi vengono proiettati sulle pareti con un effetto speciale virato seppia, che svelano attraverso delle spettrografie a raggi infrarossi i tocchi di pittura, i ripensamenti, i pentimenti del Maestro. Veramente sorprendente.

 

Gian Cristoforo Romano

 Il bellissimo busto di Beatrice d’Este chiamata dal papà, la Divina, figlia di Ercole I d’Este, duca di Ferrara.
 Scuola  romana opera di Gian Cristoforo Romano (Roma 1456 – Loreto 1512).

Busto di Divina Beatrice D’Este

Giovanni Francesco Rustici

Non sono da meno le terrecotte, con le incredibili contorsioni della scena di combattimento ripresa dalla Battaglia di Anghiari dello scultore fiorentino Giovanni Francesco Rustici (Firenze 1474- Tours 1554).

Terracotta Giovanni Francesco Rustici

Ma devo dire che, inaspettatamente, quello che più mi ha colpito é stata una serie di tre dipinti appesi uno accanto all’altro.
Non sono opere di Leonardo da Vinci, ma attribuite a dei suoi allievi, artisti di scuola milanese che lavoravano nel suo atelier: Giovanni Antonio Boltraffio e Marco D’Oggiono.

Del primo colpisce la postura del suo ritratto di giovane con freccia, con quella mano infilata sotto la veste, che anticipa incredibilmente certi ritratti di Napoleone Bonaparte.

Giovanni_Antonio_Boltraffio
Giovanni Antonio Boltraffio

Nel secondo ritratto, sempre di Giovanni Antonio Boltraffio, compare un uomo le cui labbra, se non fossimo nel secolo decimoquinto, giurerei ritoccate (e male..) al botulino.

 Giovanni Antonio Boltraffio (o Beltraffio) é un pittore lombardo del Rinascimento italiano, che lavorò nello studio di Leonardo da Vinci.
Giovanni Antonio Boltraffio

Mentre nell’opera dell’artista Marco d’Oggiono, il ritratto del piccolo Francesco Maria Sforza compare un bambino nell’insieme abbastanza inquietante. 

Ritratto_di_Francesco_Maria_Sforza_detto_il_Piccolo_Duca
Marco D’Oggiono Ritratto di Francesco Maria Sforza

Il bambino, ritratto con un testone sproporzionato rispetto al corpo, ha un’aria tutt’altro che rassicurante.

Quasi irsuto nella postura, tiene in mano un povero uccellino che cerca disperatamente, invano, di liberarsi.        
Cosa significa tutto ciò?      
Non lo sappiamo, e certo non ci aiuta la didascalia con il suo laconico Portrait d’enfant.      
C’è sicuramente qualcosa di più, un significato allegorico che a noi moderni sfugge.
 Non si fa parte della cerchia di uno spirito come Leonardo senza aver preso qualcosa di lui, e la sua passione per l’inconosciuto, per l’alchemico.

La quadratura del cerchio, fogli interessantissimi pieni di appunti scritti da Leonardo.
La Quadratura del Cerchio

Mette i brividi vedere i fogli scritti dalla sua mano; sapevo che scrivesse al contrario, ma non a specchio.   
Ce n’è uno che mi sembra il compendio di una personalità comunque impossibile da valutare in tutte le sue incredibili manifestazioni, giá il nome dovrebbe bastare: la quadratura del cerchio.

Vi saluto dicendovi che, grazie a questa mostra, ho avuto il mio primo approccio con la realtà virtuale.  
Sí, perché al termine del percorso, ci si può mettere una maschera ipertecnologica e vedere Lisa di Antonmaria Gherardini ossia Monna Lisa, in carne ed ossa, osservare il suo respiro, ma soprattutto volare.

Avete capito bene, si può salire su una delle incredibili macchine inventate da Leonardo e volare dentro uno degli impareggiabili paesaggi del nostro Belpaese.

Mona Lisa: Beyond the Glass è la prima esperienza di realtà virtuale  presentata dal Musée du Louvre in occasione della mostra Leonardo da Vinci.
Sabrina e Monna Lisa in Realtà Virtuale

Tutto questo grazie al Louvre che insieme a HTC VIVE Arts hanno creato Mona Lisa: Beyond the Glass.

Madonna dei Fusi Leonardo da Vinci   Collezione Privata, Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgh, UK
Madonna dei Fusi Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci

Museo del Louvre

dal 24 ottobre al 24 febbraio 2020