La storia dei globi terrestri è molto antica.
All’inizio, i globi oltre all’uso scientifico e istruttivo venivano usati per far conoscere nelle varie corti europee, delle terre ignote, mondi lontani, inimmaginabili.
I primi globi furono creati da astronomi e cartografi arabi.
Qualche tempo fa, alla Biblioteca François Mitterand di Parigi, ho ammirato due enormi globi, datati 1683.
Uno terrestre e uno celeste.
Erano dell’artista italiano Vincenzo Coronelli. Straordinari.
Facendo una piccola ricerca ho appreso che Vincenzo Maria Coronelli (1650-1718) era un francescano e cartografo. Nel 1678 realizzò per Ranuccio Il Farnese, duca di Parma, due enormi globi.
Quest’ultimi avevano un diametro di cm 175, uno terrestre e uno celeste.
Qualche anno dopo, si trasferì a Parigi dove venne riconosciuto a livello europeo come ‘maestro‘ nella produzione di Globi. E’ nella capitale francese che ricevette dal cardinale di Lestrées, ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, l’ordine di realizzargli due globi come quelli del Duca di Parma, ma più grandi. Questi sarebbero stati destinati a Luigi XIV, il Re Sole, per abbellire la Biblioteca Regia della Reggia di Versailles.
Coronelli lo accontentò, realizzando due globi enormi. Avevano un diametro di circa 4 metri e un peso di due tonnellate ciascuno. Uno terraqueo e uno terrestre. Questi globi erano talmente grandi, che fu necessario costruire anche delle sale adatte per esporli.
I suddetti globi sono appunto quelli che ho ammirato alla Biblioteca François Mitterand di Parigi.
Ora appartengono alla Bibliotèque Nationale de France.