Gli anni ’60 furono un decennio di cambiamenti sociali senza precedenti, Londra, Parigi e New York divennero epicentri culturali di questo fenomeno, mentre i progressi nelle comunicazioni di massa resero possibile la prima, vera globalizzazione della cultura giovanile.
L’arte decorativa e il design hanno agito da barometro sociale di questi cambiamenti che riflettevano le speranze e le aspirazioni di questa nuova, entusiasta, generazione.
La produzione scandinava in particolare, è stata ampiamente celebrata e premiata dal mercato per la sua alta qualità e purezza del design.
I piu famosi designers scandinavi sono stati Kaare Klint, Poul Henningsen, Arne Jacobsen, Finn Juhl e Verner Panton.
Ma i migliori designer degli anni Sessanta sono stati gli italiani.
Promosso da marche ed industrie geniali come Kartell, Danese, Brionvega, Olivetti o anche Arteluce e Flos, il design italiano ha rapidamente ottenuto riconoscimenti e successi internazionali.
Il riconoscimento internazionale di queste case è poi avvenuto grazie a figure di spicco del design quali
Joe Colombo (1930-1971), Ettore Sottsass (1917-2007), Achille Castiglioni and Enzo Mari (1932- 2020)
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