Salvador Dalì e Dante Alighieri ovvero l’incontro tra due giganti; in occasione del settecentesimo anniversario della nascita del più grande poeta italiano, negli anni ‘50, al grande ed eclettico artista spagnolo venne commissionata dal governo italiano l’illustrazione della Divina Commedia in chiave Surrealista.
Questo porterà l’artista catalano ad un impegno non indifferente con la creazione di ben centodue acquarelli che verranno presentati in quella che sarà la prima vera esposizione retrospettiva di Dalì in italia nel maggio del 1954 a Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma.
Questa opera, commissionata dall’Istituto Poligrafico dello Stato italiano, sarebbe dovuta essere, da questo, in seguito, stampata.
Non fu così; una querelle nacque intorno ai costi a all’opportunità di affidare ad un artista straniero l’illustrazione del capolavoro del padre della lingua italiana.
Il progetto del Poligrafico saltò, tanto che l’opera venne per la prima volta pubblicata nel 1959 dall’ editore francese Joseph Foret con il titolo “100 aquarelles pour la Divine Comédie de Dante Alighieri par Salvador Dalí” (Joseph Foret, Paris, 1960).
La pubblicazione in Italia avverrà solo anni dopo a cura di Milko Skofic grazie alla sua casa editrice Salani di Firenze.