Umberto Giunti (1886-1970), artista toscano piú noto sotto il nome di Il Falsario del calcinaccio.
Era questo l’appellativo che gli aveva dato il grande storico dell’arte Federico Zeri che per primo aveva identificato questo pittore.
Recentemente Gianni Mazzoni ha identificato questo artista con Umberto Giunti.
Allievo ed erede di Icilio Federico Joni (1866-1946) conosciuto come il principe dei falsari senesi. Giunti è stato un protagonista maggiore del fenomeno delle falsificazioni nel periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900.
Questo fenomeno fu alimentato dalla fortissima domanda da parte del mercato internazionale, soprattutto anglosassone, dei fondi oro degli artisti primitivi italiani, sopratutto toscani.
L’incredibile maestria che avevano acquisito questi pittori ha fatto si che molte loro opere siano finite in prestigiosi musei un pò in tutto il mondo. Addirittura il più grande dei critici mondiali di questo stile, Bernard Berenson, giudicò autentico un quadro di Joni.
Un’opera di Umberto Giunti, una Vergine in stile botticelliano, l’incantevole “Madonna del velo” è stata esposta come originale per molto tempo nella prestigiosa Courtauld Gallery di Londra. Entro’ negli anni ‘30 nel museo come opera autografa di Botticelli, solo con sofisticate tecniche moderne si è potuto stabilire la data di esecuzione e attribuire sicuramente questa opera al nostro artista.