Peter Ghyczy

Di origine ungherese, ma olandese e cosmopolita per adozione e attitudine, Ghyczy (si pronuncia Guygee) è un’instancabile inventore ossessionato da un’idea e una sola: la funzionalità.
Nato a Budapest nel 1940, Ghyczy lasciò l’Ungheria per trasferirsi in Germania.
Segue i corsi di scultura all’Accademia d’arte di Düsseldorf e poi architettura al Politecnico di Aquisgrana; lavora come assistente del professor Rudolph Steinbach, su un progetto dell’UNESCO in Egitto e, successivamente a Parigi.
Il 1968 è l’anno della Garden Egg Chair. All’epoca Ghyczy è nominato responsabile dello sviluppo di mobili in poliuretano presso la Reuter di Lemförde.E’ allora che progetta la Garden Egg Chair, che irrompe nella scena del design e nella vita quotidiana delle famiglie del Nord Europa. Questa poltrona diventa un’icona non solo delle case di quegli anni ma anche della storia del design. Fa parte delle mostre permanenti del V&A di Londra, il Wende Museum (Los Angeles, USA), il Design Museum Holon (Holon, ISR).
Tra i suoi collezionisti e amanti ci sono Karl Lagerfeld, Frida Giannini, Lisa Perry, The Osbournes, Dave Stewart of the Eurythmics e Tom Dixon.
Il museo Adam-Design di Bruxelles gli ha dedicato una mostra: Peter Ghyczy: 50 Years of Functionalism, a cura di Kunty Moureau.
Peter Ghyczy nel 2018 festeggia i 50 anni della sua Garden Egg Chair, conosciuta semplicemente come Egg Chair.
In occasione del 50° anniversario della Egg Chair, la sua figura e il suo lavoro sono stati rivisitati e approfonditi con una serie di eventi e celebrazioni, da una mostra a Bruxelles a un nuovo libro e la presenza del suo marchio alla Milano Design Week di aprile 2018