Ugo Gheduzzi

Ugo Gheduzzi: Scenografo e Paesaggista

Ugo Gheduzzi (Crespellano, 1853 – Torino, 1925) è stato un artista poliedrico, noto principalmente per la sua attività di scenografo al Teatro Regio di Torino, ma anche apprezzato come pittore paesaggista.

La Doppia Vita di Gheduzzi

Impegnato nella frenetica attività di scenografo a Torino, dall’altro dedito alla pittura di paesaggio nei momenti di pausa trascorsi a Pragatto, piccola località di Crespellano suo paese natale.

Scenografo di Successo

La sua carriera di scenografo iniziò giovanissimo, chiamato a lavorare al Teatro Regio da Riccardo Fontana. Tra gli spettacoli più importanti per cui realizzò le scenografie si citano Aida, Lohengrin, Manon Lescaut e Tosca. Purtroppo, gran parte del suo lavoro scenografico è andato perduto a causa di un incendio al Regio nel 1936. Fortunatamente, alcuni bozzetti sono conservati dagli eredi e documentati nelle opere di Basso e Viale Ferrero.

Pittore Paesaggista

La pittura di paesaggio per Ugo Gheduzzi non fu un semplice passatempo, ma un’attività a cui si dedicò con passione, partecipando a numerose esposizioni nazionali. Angelo De Gubernatis, nel suo “Dizionario degli artisti italiani viventi”, cita la sua partecipazione a mostre a Torino e Roma con opere come “Sulla strada di Monteveglio” e “Dintorni di Belluno”. Ottenne riconoscimenti importanti, come la medaglia d’oro all’Esposizione di Palermo del 1888 per l’opera “Pietra di paragone”.

Il Contadino come Eroe

Ugo Gheduzzi, nei suoi paesaggi, celebrava la figura del contadino, visto come simbolo di autenticità e di fuga dalla disumanità della vita cittadina:

“Successivamente l’artista elegge come unico eroe la figura del contadino, stimato nelle vesti di autentico salvatore dalla corruzione del mondo contemporaneo, emblema della fuga dalla condizione disumana della vita cittadina”

L’eredità di Gheduzzi

Oltre all’eredità artistica, Gheduzzi ha lasciato un’importante eredità familiare. I suoi figli Giuseppe, Cesare, Mario e Augusto  seguirono le sue orme, lavorando come scenografi al Regio e diventando pionieri del cinema. Le sue opere pittoriche sono oggi conservate in musei come il MAMbo di Bologna e l’Albertina di Torino, oltre che in collezioni private.

Conclusioni

Ugo Gheduzzi è stato un artista completo, capace di esprimere il suo talento sia nel mondo effimero del teatro che nella dimensione più intima del paesaggio. La sua produzione artistica, pur divisa tra due ambiti apparentemente distanti, è accomunata da una profonda sensibilità e da una grande maestria tecnica.

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