Raffaele Carelli

Raffaele Carelli (Monopoli  1795 – Napoli 1864) il capostipite del gruppo napoletano dei Carelli, era nato in Puglia il 27 settembre a Martina Franca, da famiglia di pittori.

Si trasferì a Napoli nel 1815 dopo aver iniziato come ritrattista sotto la guida del padre, Settimio Carelli.

Anche Raffaele Carelli passò per lo studio di Jakob Wilhelm Huber (Dusseldorf 1787-Zurigo 1871) non però quale discepolo come Giacinto Gigante (Napoli 1806 – 1876) o Achille Vianelli (Porto Maurizio, 1803 – Benevento, 1894), ma come collaboratore.

Raffaele Carelli, infatti, era solito arricchire di figurine i paesaggi del Wilhelm Huber.

Nel 1930, ormai paesista affermato, fu professore onorario dell’Istituto di Belle Arti.

Accompagnó, in qualità di illustratore, il duca di Devonshire in Sicilia, poi in un lungo viaggio in Oriente.

«Verso la fine, quasi abbandonó la pittura, limitandosi a dare lezioni e attendere all’antiquariato» (Ortolani, 1967).

Raffaele Carelli morì il 25 giugno 1964.

Raffaele Carelli resta tuttavia – e ben lo vide il Napier – tra le più antiche e forti personalità di paesisti dell’Ottocento napoletano.

Questo riconoscimento appare limitato dalla notorietà raggiunta dai tre figli anch’essi pittori, ma di levatura minore.

Gabriele Carelli (Napoli 1820 – Mentone Francia 1900), Consalvo Carelli (Napoli 1818 – 1900) e Achille Carelli (Napoli 1850 – Portici 1921).

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