Anton Giulio Bragaglia: l’archivio di un visionario
La Galleria Nazionale nel 2021 ha presentato una bellissima retrospettiva su Anton Giulio Bragaglia: l’archivio di un visionario
Anton Giulio Bragaglia l’archivio di un visionario
Esordi di Anton Giulio Bragaglia
La sua attività inizia nel 1960 a Roma, come aiuto regista alla Cines, casa di produzione cinematografica paterna. Sua la tecnica “futurista” della fotodinamica.
Nel 1916, Anton Giulio Bragaglia (Frosinone 1890 – Roma 1960) fonda ‘Cronache di attualità”, il periodico che si occupa di arti figurative, musica, teatro, letteratura e politica con un taglio di avanguardia internazionale. Sempre nello stesso anno fonda la casa di produzione cinematografica ‘Novissima-film’, realizzando tre film futuristi, trai quali il più noto è il Perfido incanto, con scenografie di Enrico Prampolini.
Casa d’arte Bragaglia
La mostra di Giacomo Balla
Nel 1918, con una mostra di Giacomo Balla, Anton Giulio Bragaglia inaugura con suo fratello Carlo Ludovico, la Casa d’Arte Bragaglia, in via Condotti,21. Dopo lo sfratto, nel 1922 trasferiscono la nuova sede nelle cantine di Palazzo Tittoni, in via degli Avignonesi.
Qui sotto la locandina futurista della casa d’arte Bragaglia disegnata da Fortunato Depero.
La mostra personale di Antonio Donghi
Qui, nel dicembre 1924, venne inaugurata la mostra personale di Antonio Donghi, dove il pittore e Maestro del Realismo Magico, espose una ventina di opere, tra le quali Via del Lavatore.
L’opera Via del Lavatore di Antonio Donghi è in vendita nel catalogo prodotti Egidi MadeinItaly.
Altre esposizioni organizzate da Anton Giulio Bragaglia
Tra le altre esposizioni quelle di Umberto Boccioni, Böcklin, Oppi, De Angelis, Gerardo Dottori, Ferruccio Ferrazzi, Ottone Rosai ed Enrico Prampolini.
Nel 1923, le esposizioni di Massimo Campigli, Paladini, Ivo Pannaggi, Sant’Elia, xilografi tedeschi e una collettiva di paesaggi.
Così scriverà Libero de Libero (Roma 1935):
«Nelle grotte degli Indipendenti, in via degli Avignonesi, Bragaglia ci faceva vedere quadri di qualità, personali e collettive si susseguivano senza sosta, si conobbero alcuni espressionisti minori, tedeschi, austriaci e belgi, i quadri del pittore d’Ischia Luigi De Angelis, i primi quadri della Raphaël Mafai, che più tardi ci stupì con una mostra di quaranta quadri in una galleria improvvisata a piazza di Spagna.»
Dal 1921 al 1924 pubblica “Index. Rerum Virorumque Prohibitorum”.
Il teatro Sperimentale degli Indipendenti
Sempre in via degli Avignonesi, Anton Giulio Bragaglia apre il Teatro Sperimentale degli Indipendenti, attivo, fino al 1936.
Mise in scena Pirandello, Marinetti, O’Neill opere di Apollinaire, Laforgue, Jarry, Strindberg.
Nella stagione 1929-1930 con la Compagnia Spettacoli Bragaglia porta in tournée, per la prima volta in Italia, Opera da tre soldi di Brecht.
Nel 1937, C. Pavolini, presidente della Confederazione professionisti e artisti, lo chiama a dirigere il Teatro delle Arti, la cui attività è in relazione con la Galleria di Roma, incarico che ricopre fino al 1943.
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