Nel cuore di Roma, al Museo Ebraico, il 2023 ha ospitato una mostra evocativa intitolata “Roma 1948 – Arte italiana verso Israele“, che ricostruisce l’iniziativa artistica del Dopoguerra a sostegno del neonato Stato di Israele. Curata da Giorgia Calò e Davide Spagnoletto, l’esposizione – in scena dal 27 aprile al 10 ottobre – presenta una selezione di circa venti opere di pittori e scultori italiani, tra nature morte, paesaggi e ritratti, che nel 1948 unirono solidarietà culturale e impegno per la causa israeliana. Un omaggio al legame tra Italia e Israele, nato dalle ceneri del conflitto mondiale, dove l’arte diventa strumento di rinascita e connessione tra popoli.
Questa retrospettiva non solo celebra l’arte italiana del 1948, ma evidenzia il ruolo culturale nel sostegno alla nascita dello Stato d’Israele, offrendo uno sguardo unico su un capitolo storico spesso dimenticato.
Il contesto storico del 1948 in Italia
Il 1948 fu un anno di profonda trasformazione per l’Italia, ancora impegnata nella ricostruzione post-bellica. Questo periodo fu segnato da importanti sviluppi sia a livello politico che culturale.
Tra gli eventi chiave:
L’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana il 1° gennaio, che segnò un nuovo capitolo per la nazione.
L’adesione al Piano Marshall nel giugno dello stesso anno, un passo significativo verso la ripresa economica e l’integrazione internazionale.
Questi cambiamenti crearono un terreno fertile per un rinnovato fermento artistico, influenzando mostre e iniziative culturali in tutta Italia.
Il fermento artistico in Italia nel 1948
Le ricerche artistiche italiane erano in piena evoluzione, caratterizzate da una “polemica astratto-figurativa” sempre più intensa. Esempi di questa effervescenza includono:
Il Gruppo Forma 1, che si rifaceva al Futurismo e al Concretismo europeo, come evidenziato dalla rivista “Forma 1” del 1947 e dai suoi membri quali Achille Perilli, Piero Dorazio, Carla Accardi, Pietro Consagra, Antonio Sanfilippo, Mino Guerrini e Ugo Attardi.
Gli artisti del Gruppo Forma 1
Questi gruppi rappresentavano l’innovazione e il dibattito artistico del dopoguerra, preparando il terreno per esposizioni solidali come quella pro Israele.
Le mostre d’arte del 1948. Il ritorno degli eventi espositivi
Il 1948 vide la ripresa di importanti eventi espositivi, assenti durante il periodo fascista e bellico. Tra le principali:
La Rassegna Nazionale di Arti Figurative (V Quadriennale), inaugurata a Roma nel marzo 1948, la prima dopo il regime fascista.
La XXIV Biennale di Venezia, riaperta nel maggio 1948 dopo sei anni di interruzione. Questa edizione fu particolarmente significativa, con l’installazione di Peggy Guggenheim a Venezia nel Palazzo Venier dei Leoni, dove la sua collezione fu presentata al pubblico per la prima volta in Italia in modo completo.
Questi eventi segnarono il rinascimento culturale italiano, inclusa l’attenzione verso temi internazionali come la nascita di Israele.
Eva Fischer Composizione 1948
Piero Sadun Pesce anni ’40
Toti Scialoja Cranio e pollo n. 2
La prima apparizione dell’Arte israeliana alla Biennale
Nel 1948, in concomitanza con la Biennale di Venezia, nel padiglione un tempo appannaggio della Jugoslavia, fece la sua prima apparizione l’arte israeliana. Parallelamente, a Roma fu organizzata la mostra “Artisti Palestinesi Erez Israel“, che presentò diciotto artisti con trentatré opere, volte a rappresentare “le ricerche di una nuova arte israeliana”.
L’esposizione originale del giugno 1948 coinvolse oltre sessanta artisti italiani, ma la retrospettiva del 2023 ne presenta una curata selezione, prestata in gran parte dal Tel Aviv Museum of Art.
Capogrossi Ballerina in riposo 1946
Roberto Melli Paesaggio anni ’40
Corrado Cagli Finale minore
Afro Basaldella Composizione1948
Renato Guttuso Natura Morta con fiasco e martello
Antonio Sanfilippo Composizione 1948
Mostra d’arte pro nuovo stato d’Israele a Palazzo Torlonia
“Gli artisti romani per atto di solidarietà e umana simpatia verso il popolo d’Israele che combatte per la propria libera esistenza, offrono queste opere a beneficio del fondo internazionale pro Stato d’Israele.” Arnoldo Ciarrocchi su Note d’Arte il 20 giugno 1948
Nel giugno 1948, nella Galleria d’Arte Antica di Palazzo Torlonia — Via Bocca di Leone a Roma, fu inaugurata la “Mostra d’Arte pro nuovo Stato d’Israele“, un mese dopo la proclamazione della nascita dello Stato d’Israele il 14 maggio 1948. Questa esposizione riunì opere di artisti italiani donate per sostenere la causa israeliana, simboleggiando un ponte culturale tra i due popoli.
L’anno successivo, proprio per iniziativa degli artisti, con il sostegno di alcune istituzioni ebraiche, molte delle opere furono donate al Tel Aviv Museum of Art per formare un nucleo di arte contemporanea italiana nel neo Stato d’Israele.
La mostra curata da Giorgia Calò e Davide Spagnoletto al Museo Ebraico di Roma riporta alla luce queste opere, offrendo un percorso espositivo che unisce storia, arte e solidarietà.
Sebbene l’esposizione si sia chiusa il 10 ottobre 2023, il suo messaggio di pace e unità continua a vivere attraverso pubblicazioni e archivi online, invitando a riflettere sui legami tra arte italiana e Israele nel dopoguerra.