La Manifattura Giustiniani è stata fondata nel 1775 a Napoli da Nicola Giustiniani detto Bel Pensiero , capostipite di una celeberrima famiglia di ceramisti napoletani.
La sede era in Via Marinella e si chiamava Figulina Giustiniani.
Questa fabbrica di ceramica aveva una particolarità unica al mondo: era rivestita con le caratteristiche ceramiche rosse in puro stile neoclassico. Come recita una didascalia della foto che troverete qui in basso, era ricoperta di piastrelle con “…figure di guerrieri antichi in rosso su nero e in nero su rosso.” (vedi foto)
La Napoli del XVIII secolo, dal tempo di Carlo di Borbone fino a Ferdinando I, è considerata il maggior centro di vita civile e attività culturale italiana.
Nei primi anni del 700 dei frati scoprono casualmente dei frammenti di marmo antichi.
E’ l’inizio dell’incredibile avventura del Neoclassicismo.
Si trattava infatti, nientedimeno che dei resti di un antico teatro di Ercolano.
Gli scavi ad Ercolano iniziano durante i primi decenni del secolo. Diedero alla luce i magnifici resti di questa antica cittá. Tra cui spicca la stupenda Villa dei Papiri.
Le ricerche a Ercolano e Pompei, si protrassero fino alla metá del 1700, quando arriva in città un uomo Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) che si consacrò alla diffusione del mito della bellezza ideale e dell’imitazione delle antichità classiche.
Nella sua eleborazione teorica egli afferma la necessità di creare un’arte che sebbene razionale, sia comunque ancorata sull’imitazione degli antichi. Soprattutto capace di elevare le menti con la forza delle idee e della bellezza assoluta.
“Nobile semplicità e calma grandezza“era il suo motto; una vera dichiarazione di intenti.
L’epoca neoclassica, infatti, vedrà fiorire una generazione di artisti votati alla bellezza pura e immobile senza precedenti .
“Il bello Ideale” in tutta Europa venne inseguito da Anton Raphael Mengs (1728-1779), che fu anche teorico del neoclassicismo. Gli scultori Antonio Canova (1757-1822) e Bertel Thorvaldsen (1770-1844). Il pittore francese Jacques-Louis David (1748-1825). I pittori italiani Andrea Appiani (1754-1817) e Vincenzo Camuccini (1771-1844) e certamente non ultimo l’incisore Giovanni Battista Piranesi (1720 -1778).
Un’epopea del genere non poteva che avere dei cantori all’altezza .
Goethe e Stendhal, con i lori indimenticabili “viaggi in Italia” contribuirono a far diventare la visita del nostro Bel Paese un’ esperienza indispensabile per tutta l’aristocrazia europea e non solo. É nato qui il mito del Grand Tour.
É in questo incredibile fervore che opera la nostra Ditta.
La Manifattura Giustiniani negli anni d’oro arriva a contare più di 150 tra maestri, disegnatori ed artigiani. Addirittura rivaleggierà con la celeberrima Real Fabbrica Ferdinandea di Capodimonte.
Quando il Neoclassicismo declinò ineluttabilmente verso il Romanticismo, cambiarono anche le mode, gli stili. Ma il talento di questa incredibile famiglia di artigiani-artisti non si intaccò.
Il loro successo si perpetua ancora oggi. Si sono adattati ai tempi e alle tendenze tanto da continuare la loro attivitá fino ai giorni nostri.
Complimenti a questa magnifica Eccellenza italiana.
Bibligrafia
-Mario Rotili, La Manifattura Giustiniani, Edizioni scientifiche italiane, Ercolano 1981
-Guido Donatone, La Terraglia Napoletana – (1782-1860). Grimaldi & C. Editori, Napoli 1991.
-G. Novi, I Fabbricanti di maioliche e di terraglia in Napoli, in Atti dell’Accademia Pontaniana, Napoli 1881. Regno Delle Due Sicilie, Napoli 1833