Van Gogh a Palazzo Bonaparte

Van Gogh a Palazzo Bonaparte
La collina di Montmartre Vincent van Gogh
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa; ovvero come andare a visitare una mostra prevenuti e scontenti e tornare felici e soddisfatti.
Si, perché l’esposizione Van Gogh a Palazzo Bonaparte di Roma aveva in partenza tanti elementi che di solito mi tengono lontano da una mostra: un nome altisonante, grandissimo afflusso di pubblico, l’annuncio di una mostra-evento ecc..
In effetti di visitatori ce n’erano e tanti, ma possiamo dire che la difficile fruibilità dei dipinti è stato l’unico aspetto negativo di una mostra per il resto bellissima.
Vincent van Gogh a Palazzo Bonaparte
Natura morta con cappello di paglia
Non è da tutti i giorni poter vedere tanti quadri bellissimi (alcuni sublimi) di Van Gogh tutti insieme, grazie al prestito del Kröller-Müller Museum.
Ma a mio parere il vero merito di questa mostra è un altro.
Quando si esce, si hanno gli occhi riempiti di bellezza, ma il cuore gonfio di malinconia; la malinconia che ha sempre accompagnato Vincent, come spesso si firmava lui.

Questa esposizione riesce a trasmettere la profonda personalità di un artista tormentato che è riuscito a spalmare sulla tela non un colore, ma un sentimento, non una forma, ma un’emozione.

Una esposizione da non mancare

Van Gogh

Piazza Venezia, 5, Roma