Bellissima mostra quella che si svolge a Roma dal 15 maggio al 3 ottobre 2021 nell’altrettanto bellissima cornice di Palazzo Barberini.
In uno spazio espositivo nuovo di zecca e inagurato con questa mostra curata dalla talentuosa Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese e da Flaminia Gennari Santori, direttrice delle gallerie Nazionali Barberini e Corsini.
Il titolo è Tempo Barocco ed a prima vista sembra trattarsi di un argomento artistico profondamente e più volte analizzato. Ma soffermandoci un attimo proprio sul titolo, scopriamo che Barocco non è un semplice aggettivo, e che il vero co-protagonista è proprio il Tempo.
Il Tempo inteso in senso filosofico-esistenziale, come attimo che fugge, come Vanitas ed il Barocco artistico è una fonte senza fine di questi soggetti.
L’argomento del passare del tempo è anche approfondito grazie alla presenza di bellissimi orologi antichi presentati in mostra.
Molti dei quadri appesi alle pareti di questa esposizione sono dei capolavori, per rimanere in argomento, senza Tempo e gli artisti sommi si susseguono nei gloriosi ambienti di Palazzo Barberini.
Qualche nome?
Il caravaggesco Valentin de Boulogne con Le quattro età dell’uomo, Andrea Sacchi con l’Allegoria della Divina Sapienza e ancora il grande Guido Reni con Le quattro stagioni.
Sono presenti anche l’artista tedesco Christian Berentz con le sue iperrealiste nature morte e le bellissime opere del Domenichino e di Giacinto Gimignani.
Possiamo continuare con l’intenso dipinto che è stato scelto come emblema della mostra, cioè Il Tempo sconfitto dalla Speranza e dalla Bellezza dell’artista francese Simon Vouet.
Come si capisce dai titoli di queste bellissime opere, il Tempo è il vero protagonista di questa esposizione al termine della quale non possiamo non interrogarci sul nostro personale rapporto con gli anni che passano e che, come cantava Lucio Dalla, “ …non ce n’è uno che ritorna”.
Come viviamo noi questa problematica? Come l’affrontiamo? Cosa pensiamo tutte le mattine di fronte allo specchio?
La scienza, più cerca disperatamente di dare una spiegazione e quindi un significato al tempo, più si trova di fronte a fenomeni stupefacenti.
Dalla Teoria della Relatività, agli ultimissimi sviluppi della ricerca scientifica, tutto ci pone sempre più di fronte ad una prospettiva da brividi: il Tempo forse non esiste, sicuramente non esiste secondo i nostri parametri spazio-temporali.
Sia detto en passant, il Cristianesimo, senza investire miliardi, ci era arrivato già qualche paio di migliaia di anni fa…
Ma ora godiamoci questa bellissima mostra e se ancora non lo avete fatto, correte a vederla.