Buongiorno a tutti.
Dopo il Magazine Mani, poteva forse mancare un articolo dedicati ai piedi? Certo che no.
Eccoci quindi a parlare di quest’altra parte del nostro corpo così fondamentale.
Cosa potremmo fare senza di loro?
Poco e niente.
Nonostante questo i piedi sono spesso trascurati, vilipesi.
Quanti modi di dire li utilizzano in modo dispregiativo?
“Ragionare con i piedi” oppure
“Quell’opera sembra fatta con i piedi” e via discorrendo.
Oggi vi mostreremo invece dei bellissimi ed utilissimi piedi, piedi Santi come quelli di Sant’Antonio da Padova nel quadro del pittore ferrarese Cosmè Tura (Ferrara, 1433 – 1495) dipinto nella seconda metà del 1400.
Piedi rilassati e distesi nella sabbia del maestro della Metafisica Giorgio De Chirico fino ai piedi neoclassici un tantino annoiati della foto del titolo.
I quadri antichi spesso indugiavano su questa parte del corpo, ma anche e sopratutto sulle calzature.
Ne vedremo infatti delle belle, dalle più raffinate calzate da notabili e prelati,
alle più modeste ai piedi di un frate francescano.
Da calzari di antichi romani nel Al tempio di Bacco del pittore neoclassico Giovanni Muzzioli (Modena 1854 -1894)
fino a degli stivali con sperone, quasi da Cowboy, del pittore romano Agostino Masucci (Roma, 1691-1758)
Non mancano delle graziose scarpette con fibbia di un dipinto del pittore veneto Giacomo Favretto (Venezia, 1849 -1887).
Tutto il contrario della sofferenza che trasmettono gli stivaloni infangati nel quadro di Michele Cammarano, pittore di scuola napoletana degli inizi del ‘900
Sono molto toccanti gli scarponi malandati di un gigante dell’arte futurista; appartengono alla Pazza nel quadro di Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958) della GNAM.