Mario Schifano vs Jean-Michel Basquiat

Cosa hanno in comune Mario Schifano e Jean- Michel Basquiat?

I due artisti uno di Roma e l’altro americano avevano in comune: una città, Modena, un capannone ma soprattutto delle tele enormi e ancora immacolate.

Ma andiamo con ordine.

Maggio 1981, Basquiat ((Brooklyn 1960- New York 1988), ventunenne e ancora agli esordi, arriva a Modena su invito di Emilio Mazzoli grande mercante d’arte e gallerista per la sua prima personale europea sotto lo pseudonimo di Samo©.

Torna dinuovo a Modena nel 1982, per allestire una seconda mostra, sempre invitato dal gallerista  Mazzoli che pero’ stavolta gli propone di firmare le opere col suo vero nome.

Gli mette a disposizione un capannone per lavorare.

Ora arriva il bello.

Il capannone era quello in cui ha lavorato Mario Schifano sempre per Emilio Mazzoli e dove erano accatastate enormi tele immacolate  e qualche opera dià terminata entrambi appartenenti al re della Scuola di Piazza del Popolo.

Qui Basquiat,con un ritmo forsennato (vi ricorda qualcuno?) utilizza queste tele di grande formato e realizza in una settimana otto dipinti in un formato monumentale per lui mai sperimentato.

È sempre più vera l’espressione di Mario Schifano

Crocifisso ad un ferro di cavallo”.

Le sue tele dimenticate hanno creato un altro artista. Forse un po’ del suo genio è presente in quelle otto tele ora tutte in collezioni private.

Mario Schifano
Mario Schifano vs Jean-Michel Basquiat

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Una tela emulsionata Ora EsattaOra Esatta e l’opera l’opera Inventario