Les Italiens de Paris
La storia de Les Italiens de Paris è una storia affascinante di un gruppo di artisti italiani che tra il 1928 e il 1933 lanciano a Parigi lo stile della grande arte italiana quella del Trecento e del Quattrocento di Piero della Francesca e di Giotto.
Reinterpretano il classico in chiave assolutamente contemporanea con l’utilizzo di una tecnica antica. Reinventano uno stile assolutamente italiano, invidiato dai francesi. E’ un gruppo ma i sette hanno forti individualità artistiche.
E’ una scuola eterogenea.
Rientrano all’interno della grande Ecole de Paris di cui fanno parte anche dei francesi come Matisse e Derain.
A Parigi i grandi protagonisti dell’avanguardia osteggiano i pittori più tradizionalisti perché li temono, in quanto sono la punta estrema di un nuovo linguaggio che apre alla nuova pittura moderna contemporanea.
Si può dire che rendono la pittura italiana internazionale.
Parigi all’inizio del XX secolo
Parigi all’inizio del XX secolo è una meta fondamentale per gli artisti italiani e internazionali.
Chi sono gli artisti del Gruppo dei sette, les Italiens de Paris
Fanno parte del Gruppo dei sette: Mario Tozzi, René Paresce, Filippo de Pisis, Gino Severini, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Massimo Campigli.
Il gruppo di artisti condivide la stessa dimensione del tempo e dello spazio pur mantenendo una forte individualità artistica.
Scopriamo i sette artisti del Gruppo dei sette:
Mario Tozzi
Mario Tozzi (Fossombrone 1895- Saint Jean du Gard 1979) è l’organizzatore del gruppo. Arriva a Parigi negli anni ’20. Fin da subito ha l’idea di creare un ponte culturale tra l’Italia e la Francia.
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Filippo De Pisis
Filippo De Pisis (Ferrara 1896 – Brugherio 1956) arriva a Parigi nel 1925. Si considera un esteta. È il più parigino del gruppo ma anche il più fragile.
Straordinarie le sue vedute di Parigi. Protagonista indiscusso della pittura del ‘900.
René Paresce
Renato Paresce (Carouge 1886- Parigi 1937) artista, fisico, scrittore e giornalista. Scrive per il Daily Telegraph e per La Stampa. Ha vissuto a Londra e visitato gli Stati Uniti. Ha scritto un libro ‘L’altra America’. Lo stesso De Chirico, chiede a Paresce consigli sui luoghi da visitare quando partirà per gli Stati Uniti.
La sua arte è un intreccio tra filoni diversi: Futurismo, Cubismo, Metafisica e Surrealismo. Le sue composizioni sono narrativamente oniriche.
Gino Severini
Gino Severini (Cortona 1883- Parigi 1966) arriva nel 1906 a Parigi, sarà naturalizzato francese per aver sposato la figlia del poeta Paul Fort detto il principe dei poeti. che gira per Parigi con un papero al guinzaglio.
È tra i firmatari del manifesto futurista. È uno dei cinque artisti della famosa foto.
Massimo Campigli
Massimo Campogli (Berlino 1895- Saint-Tropez 1971) arriva a Parigi alla fine della Prima guerra mondiale. Artista e scrittore. È un corrispondente per il Corriere della Sera, come Paresce.
Giorgio de Chirico
Giorgio de Chirico arriva a Parigi nel 1912. Aveva già iniziato tra Milano e Parigi l’elaborazione del pensiero iconografico della Metafisica con cui cambia l’iconografia europea. È corteggiato dai Surrealisti.
Alberto Savinio
Alberto Savinio (Atene 1891-Roma 1952) fratello di Giorgio de Chirico, nel 1914 con un testo di Guillaume Apollinaire e musiche sue, metterà in scena Quando partirà il treno per Parigi. Le cronache narrano che dopo questa violenta performance sul pianoforte restarono tracce di sangue per l’impeto con cui aveva suonato. Le sue composizioni sono narrativamente oniriche.
Come sono accolti a Parigi?
Les Italiens de Paris si fanno notare per una disputa all’interno del gruppo.
Nel 1927, De Chirico in un’intervista per la rivista Comoedia dichiara: “la pittura italiana moderna non esiste e ci siamo soli io e Modigliani ma siamo quasi francesi.
Mario Tozzi davanti a questa dichiarazione si offende e non lo invita alla mostra. De Chirico replica che non è degno di essere piazzato sul pianerottolo.
Les Italiens de Paris – La prima mostra
La prima mostra si inaugura al Salon de l’escalier del Teatro Louis Jouvet nel 1928 col il titolo “Italiani di Parigi”. Logicamente senza De Chirico. Ufficialmente il Gruppo dei sette non esisterà più e nasce il gruppo Les Italiens de Paris
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