Le figlie di Lot III, eseguito da Carlo Carrà nel 1940, è la terza versione del medesimo soggetto.
L’artista si era confrontato con questo tema una prima volta nel 1919 (MART Rovereto), nell’ambito del generale ‘ritorno all’ordine’, e aveva realizzato una seconda edizione nel 1925, distrutta l’anno successivo dall’artista. Ora esiste solo un’incisione.
Questo episodio è tratto dalla Genesi (19,30-38), protagonista della storia è la famiglia di Lot, in fuga da Sodoma per sottrarsi all’incendio che stava distruggendo la città; e in particolare all’incesto tra Lot e le sue figlie per evitare l’estinzione della loro stirpe, dopo che sua moglie si era tramutata in statua di sale perché si era voltata per vedere un’ultima volta la città di Sodoma.
Carlo Carrà in questa terza versione de Le figlie di Lot , crea un’immagine equilibrata, senza attributi iconografici, senza tempo, nella quale l’elemento evocativo prevale quello descrittivo.
