Caterina Katy Castellucci
Oggi parleremo della bellissima storia di Katy Castellucci (1905-1985) una ragazza che dalla provincia si fece largo nel mondo artistico romano delle avanguardie.
Nata nel 1905 in provincia di Como, si trasferì giovanissima a Roma ed in seguito a Parigi dove già nel 1927 prese parte alla famosa “Pantomima futurista” di Enrico Prampolini al Théatre de la Madeleine.
Katy Castellucci e la Scuola Romana
Appena rientrata a Roma ebbe la fortuna di incrociare i protagonisti di quella che sarebbe divenuta la mitica Scuola Romana.
Da Mario Mafai e la sua compagna Antonietta Raphaël,
da Ziveri a Francesco Trombadori e Pericle Fazzini, fece parte integrante di questa avventura artistica che segnò a fondo il panorama culturale italiano e non solo.
Come ci mostra questa bellissima esposizione, Katy Castellucci amava molto fare i ritratti ma anche e soprattutto i suoi autoritratti.
Ma la vera sorpresa è il cambiamento radicale del suo stile a partire dagli anni ‘50, quando si aprì alle nuove correnti informali ed astratte ed espose quattro dipinti alla VI Quadriennale di Roma.
Si comincia con un quadro davvero sorprendente, “Astratto turchese” del 1950.
Questo quadro anticipa incredibilmente lo stile dei tanto attualmente celebrati (ed aggiudicati a prezzi stratosferici), artisti cinesi.
Si continua con degli affascinanti ed evocativi collages
ed una bellissima, astrattissima “Veduta di Roma” del 1955.
Il finale è, come si dice, col botto; gli “ Astratti geometrici” dei primi anni ‘60,
ma soprattutto le opere a realizzate su tessuti di seta, sono la superba chiusura di una bellissima parabola artistica.
Una mostra da non perdere.
Casino dei Principi
Katy Castellucci, la Scuola Romana e oltre
dal 13 maggio al 10 ottobre 2021