Il gruppo di Corrente, si riuniva a Milano intorno alla rivista Corrente di vita giovanile che diventerà poi Corrente, fondata da Ernesto Treccani nel 1938 e soppressa dal fascismo nel 1940.
La loro arte, pur con difficoltà, trovò il sostegno delle gallerie Il Milione di Milano e La Bottega di Corrente. Quest’ultima venne chiusa per motivi politici e verrà rilevata da Alberto della Ragione (1892-1973) mecenate e collezionista d’arte, che le cambiò nome in Galleria della Spiga, continuando la promozione del gruppo e collezionando le opere.
Il loro critico di riferimento di Corrente fu Mario de Micheli.
Aderirono a questo movimento i pittori Treccani, Renato Birolli (approdato a Corrente dopo l’esperienza futurista), Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Ennio Morlotti, Giuseppe Migneco, Aligi Sassu, Giuseppe Santomaso, Fiorenzo Tomea e Italo Valenti. Emilio Vedova si avvicina a Corrente nel 1942, nella fase finale del gruppo, ma seguirà una sua strada autonoma. Gli scultori Giacomo Manzù, Luigi Broggini e il più isolato, Lucio Fontana, ricusarono l’arcaismo e il classicismo di Novecento, cosi’come l’esclusivo intellettualismo delle avanguardie.
La loro ricerca si concentrò su soggetti impegnati colti attraverso un realismo alla luce dell’espressionismo. I nuovi modelli furono le opere di Van Gogh, Ensor, Munch, Kokoschka, Kirchner, Guernica di Picasso (1937), che considerarono emblemi della tragicità degli eventi contemporanei.
Nel 1943 il gruppo di Corrente si disperde.