I decollages di Mimmo Rotella
Mimmo Rotella
Domenico Rotella nasce a Catanzaro nel 1918.
Si stabilisce a Roma nel 1945, dopo essersi diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Lavora come disegnatore presso il Ministero delle Poste e Telecomuunicazioni.
Il percorso artistico di Rotella
Inizia il suo percorso artistico come pittore figurativo proseguendo poi come pittore astratto-geometrico.
La sua prima personale alla galleria Chiurazzi di Roma nel 1951. Nello stesso anno espone a Parigi al Salon des Réalités Nouvelles.
Tra il 1951 e il 1952, grazie a una borsa di studio conferitagli dalla Fullbright Foundation, si reca negli Stati Uniti, a Kansas City nel Missouri, come studente e poi come artist in residence .
Qui conosce Rauschenberg, Oldenburg, Cy Twombly, Pollock e Klein. Torna a Roma, dove lavora in un studio intorno a Piazza del Popolo.
I décollages di Mimmo Rotella
La tecnica di Mimmo Rotella
Dopo aver ricevuto nel 1958, a Roma, la visita del critico d’arte Pierre Restany, aveva aderito al Nouveau Réalisme e nel maggio 1961 aveva esposto alla mostra parigina A’ 40°au-dessus de Dada curata dallo stesso critico e teorico del movimento presso la Galerie J di Parigi inaugurata per l’occasione.
Con Rotella, vi partecipano Arman, César, Dufrêne, Hains, Klein, Spoerri e Villeglé.
Il manifesto pubblicitario come espressione artistica
Secondo Plinio De Martiis, fondatore della leggendaria Galleria La Tartaruga di Roma, i décollages di Mimmo Rotella, realizzati a partire dal 1953, confermano che è stata la ricerca italiana, e non quella americana, a capire per prima l’utilizzabilità in arte delle immagini massmediatiche.
Dagli anni Cinquanta, Mimmo Rotella (1918-2006), aveva infatti scelto il manifesto pubblicitario come espressione artistica: aveva così iniziato a strappare alcuni manifesti dai muri cittadini, ne aveva incollati i frammenti su tela, per poi presentare o l’intero affiche staccato dal cartellone e in seguito lacerato, oppure il relativo retro, ricavandone in questo caso opere pressoché monocrome.
“Raggruppare certi nomi, non si può senza pensar anche ad altri, ad esempio all’antefatto di Mimmo Rotella” scriverà nel 1967 Calvesi, convinto come Plinio De Martiis, che la ricerca dei giovani artisti romani de La Tartaruga ha corrisposto non ad una traduzione della Pop americana, ma ad una tradizione, e soprattutto ad una condizione della Pop Art autenticamente italiana”.
Il seridecollage
Il seridécollage è un’evoluzione della serigrafia e del collage.
È tipica del lavoro di Mimmo Rotella. Consiste nel sovrapporre due serigrafie ed effettuare degli strappi a mano