Citazioni Pratiche Fornasetti a Palazzo Altemps
Buongiorno a tutti. Oggi vediamo insieme una mostra che si é appena conclusa a Roma.
La mostra si intitola “Citazioni Pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps”, si tratta quindi dell’esposizione di circa ottocento pezzi ideati da uno dei più geniali designer italiani del novecento, Piero Fornasetti (Milano, 1913-1988).
Il suo talento, a dir poco eclettico, lo ha portato ad una produzione direi sterminata di mobili, oggetti, quadri, ma non solo.
Possiamo dire che il fiume in piena della sua creatività, lo ha portato a disegnare tutto il disegnabile: portaombrelli, lampade, specchiere, fermalibri, lampadari, carte da parati,paraventi e ancora, poltrone, vassoi, piatti etc .
Insomma chi più ne ha più ne metta…
Una così imponente produzione lascerebbe pensare a delle cadute, a dei tentennamenti, ma niente di tutto questo.
Dai fantastici mobili prodotti insieme a Gio Ponti, alle collaborazione con artisti quali Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Massimo Campigli, fino al semplice posacenere, il genio di Piero Fornasetti non conosce mai una concessione, una debolezza.
Il suo mondo fatto di Soli e Lune, di volti umani e di animali, di tarocchi e cavalieri, di stemmi, cammei, biblioteche, acquari e statue greche, non finisce ma di stupire.
Tra Gerusalemme e saltimbanchi, tra castelli di carte e architetture, é impossibile non perdersi nel suo mondo ad un tempo onirico e lucidissimo.
Il suo stile, riconoscibile tra mille, ti trasporta in mondi sconosciuti e affascinanti.
É quello che succede visitando questa bellissima mostra che viene ospitata in uno dei posti più affascinanti del mondo, palazzo Altemps, che accoglie tante opere patrimonio dell’umanità (con una eccezione della quale vi parlerò più avanti..).
É qui il caso di fare una considerazione importante: finalmente un abbinamento riuscito tra arte antica e arte moderna/contemporanea.
Una perfetta fusione tra capolavori di arte greco-romana e l’eclettismo di Fornasetti, che ha sempre e comunque la classicità nel suo DNA.
Sappiamo della funesta moda di collocare arte contemporanea in luoghi prestigiosi del passato, come chiese più o meno sconsacrate, musei, palazzi nobiliari.
Tutto alla disperata ricerca di trovare una dimensione a tante opere che, evidentemente, non bastano a loro stesse.
Quello che più disturba, sono i commenti, le recensioni che accompagnano queste esposizioni.
Sogno, un giorno, di leggerne una senza le parola “dialogo”.
L’unico dialogo che immagino é quello tra curatori, artisti, galleristi e sponsor…
Anzi no, in effetti immagino un altro dialogo; quello che inizia al calar del sole, come nel film ” Una notte al museo”.
Immagino cosa possano dire i capolavori del passato ai nuovi ospiti…
A questo proposito, vorrei finire con la citazione tratta dalla versione online di un prestigioso quotidiano che ci parla di una di queste esposizioni.
Riporto virgolettata la, chiamiamola così, recensione:
“Le Case Romane del Celio non sono solo un contenitore, ma il principale attore a prendere la parola sulla scena di questo progetto collettivo incentrato sull’idea di casa e sugli spazi dell’abitare, tessendo un dialogo serrato e intenso con le opere presentate in modo site specific, con il comune denominatore della materia con cui sono realizzate, cioè la ceramica.“
Come al solito, a voi di giudicare.
PS. Parlavo più in alto di una piccola eccezione riguardo la straordinaria raccolta di palazzo Altemps.
Ebbene, é qui esposto lo spettacolare, bellissimo Trono Ludovisi, con quel suo marmo luccicante; ma il mio attaccamento a Federico Zeri, mi condiziona totalmente ed allora guardo e riguardo quei seni prominenti, quelle gambe accavallate…
Citazioni Pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps
Piazza di S. Apollinare, 46
00186 Roma
dal 16.12.2017 al 09.09.2018