Carlo Cardazzo il manager dell’arte

Gli esordi

Carlo Cardazzo nasce a Venezia nel 1908, dove morirà prematuramente nel 1963.

Non ha una formazione di tipo artistico. Lavora con il padre nel settore edile. Inizia ad investire in opere d’arte.

Inizia il suo approccio all’arte come collezionista.

Incontra il pittore Giuseppe Cesetti (1902-1990)  di Virgilio Guidi all’Accademia di Venezia.

Giuseppe Cesetti segue Carlo Cardazzo nel suo percorso di collezionista, suggerendogli gli artisti su cui investire.

Lo mette in contatto con la Galleria del Milione e la Galleria Barbaroux entrambe a Milano.

Il Movimento culturale del Cavallino

Con Giuseppe Cesetti, Carlo Cardazzo dà il via ad un movimento culturale identificato con il Cavallino (l’animale che Giuseppe Cesetti amava dipingere).

Il cavallino era inciso sullo stipite di casa Cardazzo a Dorsoduro in Calle dei Ragusei 34/78.

I sabato culturali a casa Cardazzo

Il sabato casa Cardazzo diventava un cenacolo, un punto d’incontro importante per artisti, poeti, letterati, critici, studiosi.

I visitatori potevano ammirare le opere collezionate da Cardazzo appese alle pareti, parlare di arte, ascoltare musica. Inoltre, i convenuti potevano accedere alla sua biblioteca.

La biblioteca di Cardazzo

Cardazzo aveva una biblioteca fornitissima, con autori stranieri che in quel momento storico erano vietati.

In una lettera al pittore veneziano Giuseppe Santomaso afferma di aver acquistato un Cahier d’art, la rivista d’arte contemporanea più importante dell’epoca, pubblicata a Parigi.

Carlo Cardazzo e il cinema

Un altro interesse di Carlo Cardazzo è il cinema forse influenzato dal Festival del Cinema al Lido che nel 1932 debutta a Venezia.

Cardazzo gira due film Scene della strada (o Visioni veneziane) e Riflessi.

Che artisti collezionava Carlo Cardazzo?

Dalle fotografie dell’epoca scattate nella sua casa-studio si possono riconoscere opere di Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Giorgio De Chirico, Virgilio Guidi, Gino Rossi, Scipione, Massimo Campigli, uno sconosciuto Giorgio Morandi, Amedeo Modigliani ma anche opere di grafica e disegni.

Lo sapevi? In questo periodo storico i quadri di Amedeo Modigliani erano vietati e non potevano essere esposti in mostre e gallerie.

Cardazzo e la scultura

Carlo Cardazzo è tra i primi a collezionare Marino Marini e Arturo Martini.

Edizioni del Cavallino 

L’editoria è un altro modo di fare cultura per Carlo Cardazzo. Le edizioni del Cavallino nascano nel 1935.

Varie le collane: arte, letteratura italiana, letterature straniera, amatori del libro, musica.

Galleria di Roma

Nel 1941, la collezione di Carlo Cardazzo viene esposta alla Galleria di Roma, la galleria del sindacato fascista Belle Arti.

I°Mostra delle Collezioni d’arte contemporanea

A Cortina d’Ampezzo, nell’agosto del 1941 fu organizzata la I°Mostra delle Collezioni d’Arte Contemporanea, organizzata dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cortina d’Ampezzo.
Per tale mostra il Ministero dell’Educazione Nazionale aveva bandito un concorso con un premio di 50.000 lire fra i collezionisti e la città di Cortina
e un premio di 15.000 lire da dividersi fra l’autore della migliore opera esposta e il collezionista della medesima.

I partecipanti alla Mostra

Venti collezionisti hanno partecipato alla I° Mostra delle Collezioni d’Arte Contemporanea : Carlo Cardazzo, Marcello Pilati, Comisso, Zamberlan, Vittorio Ferrero, Vallecchi, Libero, Carlo Cornelio Suppo di Sampierdarena,  Domenico Mastrangelo, Giacobbi, Colle, Murari della Corte Brà, Alberto Della Ragione, Mario Rimoldi di Cortina,  Astiago Voltolini, Nino Carozzi, Bianchi, Giuseppe Noferini, Giuseppe Ronchi di Brescia  e Maria Luisa Astaldi di Roma.

Cosa avremmo potuto ammirare nella sala di Cardazzo?

La sala Cardazzo ci appare la più unitaria, quella che mostra il miglior livello di coerenza e stile. Cardazzo, lo sappiamo bene, avrebbe potuto inviare un numero grande di opere; ha preferito limitarsi a trenta – due per artista – e formare un solo ambiente di assoluta armonia. Se tutti avessero fatto come lui, la mostra avrebbe guadagnato molto.

Fra queste scelte opere spiccano «L’ultimo bagnante» di Carrà, il «Ritratto di giovane» di Cesetti, il «Cavallino» di Marini, «Roma vista dal Gianicolo» di Mafai, il «Cavallino» di Scipione, i «Violini» di Campigli.”  Il gazzettino 1941

25 aprile 1942 apre la galleria del Cavallino 

La prima sede veneziana della galleria è in Riva degli Schiavoni, nell’ex Bar Orientale a due passi dall’hotel Danieli.

Il progetto è affidato a Carlo Scarpa che si occuperà anche della seconda galleria.

Nel 1947, la Galleria del Cavallino viene trasferita in Frezzeria, a seguito della costruzione del cosiddetto Danielino, dependance dell’Hotel Danieli.

La galleria del Cavallino di Carlo Cardazzo è attiva a Venezia dal 1942 al 2003. È stata una galleria oltre che un luogo di cultura.

Ha all’attivo 1040 mostre.

Sarà il punto di riferimento di tutti gli artisti che abitavano Venezia e quelli di passaggio nella città lagunare.

Gli artisti Luciano Gaspari, Bruno De Toffoli, Mario Deluigi vengono in contatto con altri artisti che vivono a Milano e che frequentano la galleria del Naviglio seguita da Renato Cardazzo.

Gli artisti che frequentano la galleria del Naviglio sono Massimo Campigli, Carlo Carrà, Marino Marini, Giuseppe Cesetti, Sironi, Ottone Rosai, Romanelli, Arturo Tosi.

Lo spazio della galleria viene usato come i suoi cenacoli, l’arte è presentata a 360°: musica, letteratura, pittura, scultura, performaces.

Indimenticabile quella di Georges Mathieu con la famosa La guerra di Lepanto (1955).

Carlo Cardazzo e Peggy Guggenheim

Nel 1946 conosce Peggy Guggenheim.

I due hanno in comune il loro essere visionari e saper riconoscere i talenti.

Lei lo introdurrà agli artisti americani contemporanei.

Nel 1950 la Peggy Guggenheim organizza al museo Correr una mostra su Jackson Pollock, alla fine dello stesso anno Cardazzo alla galleria del Naviglio di Milano organizza la prima mostra in una galleria privata di Jackson Pollock.

Lui le farà apprezzare le opere di Edmondo Bacci in quel momento esposte alla galleria del Cavallino e di altri artisti come Giuseppe SantomasoVinicio Vianello e Tancredi Parmeggiani.

Edmondo Bacci su Egidi MadeinItaly
Edmondo Bacci

Cardazzo pubblica per Peggy il testo Una collezionista ricorda.

La galleria del Naviglio a Milano

Nel 1946 apre la galleria del Naviglio a Milano al 45 di via Manzoni.

A Milano presenta Dubuffet, Schwitters, Jorn, Twombly, Caro, Johns, Yves Kline, Giuseppe Capogrossi, Emilio Scanavino e tantissimi altri.

La galleria milanese diventa  il centro propulsivo dello Spazialismo, con Lucio Fontana che il 5 febbraio 1949 presenta il suo Ambiente spaziale a luce nera.

La Galleria Selecta a Roma

Dal 1955 al 1960 apre a Roma: la galleria Selecta insieme a Vittorio del Gaizo in via di Propaganda, 2.

Perchè Carlo Cardazzo apre una galleria a Roma?

La capitale in questi anni ha un asse fortissimo con gli Stati Uniti. Vi ricordate gli artisti della Pop Art italiana?

Sempre grazie alla galleria Selecta riesce ad esporre Mimmo Rotella al Cavallino e quindi ad entrare in contatto con tutta la ricerca che era legata al Nouvelle Realisme, ai décollage, al New Dada e alla Pop Art americana.

Tra gli artisti presenti: Massimo Campigli, Mario Sironi, Filippo De Pisis, Giuseppe Capogrossi, Crippa, Michaux, Sonia Delaunay, Franco Gentilini, Tancredi, Mimmo Rotella, Emilio Scanavino, Lucio Fontana, Georges Mathieu, Sanfilippo, Dubuffet, Brauner, Arp, Lo Savio, Deluigi, Nino Franchina, Carla Carrà, De Chirico,  Ottone Rosai, Luigi Boille, Virgilio Guidi.

Tre pittori argentini (Geltrudis Chale, Raquel Forner, Juan Batlle Planas), VI° Premio Graziano 1956, Dorazio – Perilli – Rotella – Sanfilippo – Fasola

I tre artisti difesi da Carlo Cardazzo

Carlo Cardazzo lega a sé tre artisti: Giuseppe Capogrossi, Franco Gentilini e Emilio Scanavino.

Giuseppe Capogrossi per l’astrattismo e l’immagine iconica del forchettone.

Franco Gentilini rappresenta una ricerca sul figurativo.

Emilio Scanavino ricerca gestuale, segnica, più drammatica e profonda. Scegliendo questi tre artisti Cardazzo cercava di soddisfare i possibili interessi di tre tipi di collezionista.

Dal nostro negozio:

In questo momento nel catalogo prodotti Egidi MadeinItaly è in vendita un dipinto archiviato e certificato di Emilio Scanavino

Alla morte di Carlo, le redini della galleria vengono prese da suo fratello Renato.

Poi dal 1966 al 1987 la galleria viene seguita da Paolo (1936-2011) e Gabriella Cardazzo.

Nel 2008 al Museo Guggenheim di Venezia la mostra realizzata da Luca Massimo Barbero critico, storico e curatore di arte moderna e contemporanea,  dedicata alla figura di Carlo Cardazzo, fondatore della Galleria del Cavallino.

Nel 2019 il Museo del Paesaggio riconferma il suo collegamento con la città di Venezia attraverso un evento importante la mostra “La Galleria del Cavallino. Vetrina e Officina. 1966–2003”.

Carlo Cardazzo
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