Toti Scialoja

Toti Scialoja (Roma 1914-1998) artista romano pittore, poeta, critico d’arte, scenografo, docente di scenotecnica all’accademia delle Belle Arti di Roma. Dopo  gli studi classici, si dedica alle sue due grandi passioni: la pittura e la poesia.

Nel 1935 stringe amicizia con Corrado Cagli, Mirko e il poeta Libero de Libero, direttore della galleria della Cometa e inizia a frequentare l’ambiente artistico romano.

Nel 1940 esordisce come disegnatore a Genova con una mostra personale alla galleria Genova.

A Torino, nel ’42, la sua prima personale di pittura alla Società Amici dell’arte.

Nel 1942 Toti Scialoja espone a Roma con gli artisti Leoncillo, Giulio Turcato ed Emilio Vedova alla Galleria dello Zodiaco.

Toti Scialoja scenografo

Nel 1943, inizia la sua attività di scenografo e costumista, lavorando per il teatro Argentina e delle Arti di Roma.

IV quadriennale di Roma

Partecipa alla Resistenza e dopo la guerra si lega ai pittori Arnoldo Ciarrocchi, Piero Sadun e Giovanni Stradone con i quali espone alla IV Quadriennale al Palazzo delle Esposizioni nel 1943.

Brandi, nella presentazione, li definisce ‘ I quattro pittori fuoristrada’, sottolineando l’originalità delle loro ricerche, orientate in senso espressionista, rispetto al panorama italiano, fermo sul linguaggio, neocubista.

Gli anni ’50 e l’arte informale

Gli anni ’50 segnano la svolta della sua ricerca: abbandonati i modi espressionisti delle origini, giunge definitivamente all’arte informale.

Tra le sue mostre collettive e personali, raggiunge la fama e la notorietà anche a livello internazionale, stringendo amicizia con i protagonisti dell’espressionismo astratto americano quali De Kooning, Klein, Motherwell and Rothko.

Pasolini, nel 1955, presenta le sue opere più recenti presso la galleria del Teatro di Parma e ottiene il quinto premio al Carnegie International di Pittsburgh.

Nel ‘56 si reca per la prima volta a New York, dove allestisce una mostra personale alla Catherine Viviano Gallery.

Negli anni ‘60 e ’70, in parallelo alla pittura, i suoi primi esperimenti di vocazione poetica lo porteranno a pubblicare ironiche fiabe, scioglilingua rivolti ai bambini e testi di poesia nonsense da lui stesso illustrati.

La Biennale di Venezia del 1964…

Nel 1964 Toti Scialoja partecipa con grande successo alla Biennale di Venezia con una sala personale presentata da Gillo Dorfles.

…La Biennale della Pop art

La Biennale del ’64 è quella dello sbarco a Venezia degli artisti della Pop Art americana grazie anche all’aiuto di Peggy Guggenheim che si era installata a palazzo Venier dei Leoni.

Quell’anno Robert Rauschenberg vinse il premio come miglior artista straniero.

Gli ultimi anni di Toti Scialoja

In quest’ultima fase della sua vita si collocano le opere considerate dei più felice realizzazione.

Nel 1982, riceve la nomina di direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Roma,  dove già insegnava scenotecnica dal ’53.

La sua lunga attività come docente e direttore sarà apprezzata da allievi come Mario Ceroli, Jannis Kounellis  e Pino Pascali.

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