Spreafico Eugenio pittore nasce a Monza nel 1856.

Studia all’Accademia di Brera. Come tutti i pittori dell’epoca è allievo di Francesco Hayez, Raffaele Casnedi e Giuseppe Bertini.

Lavora tra Monza e Magreglio: la Lombardia imprenditoriale.

Realismo

Inizia la sua carriera di pittore. Il suo filone artistico è quello del Realismo.

La donna lavoratrice

Il suo lavoro ha come focus la tematica della donna lavoratrice.

Le sue opere hanno come soggetto preferito le donne impegnate nel lavoro dei campi, nella filanda, nelle fabbriche, ma anche il rinnovamento sociale dell’Italia.

Lo Stato che vaccinava i bambini per salvaguardare la salute pubblica.

L’isolamento di Eugenio Spreafico

Il limite di Eugenio Spreafico è quello di essersi isolato. Si è tagliato fuori da tutti i movimenti artistici del suo tempo.

Le opere di Eugenio Spreafico

Alla sbianca

Tra le sue opere più importanti: Alla sbianca. Un gruppo di donne che stendono al sole dei tessuti per farli asciugare.

Figure tratteggiate, in primo piano. Tecnica pittorica classica. Attenzione alla luce. Le due ragazze che leggono un libro. Il mondo del lavoro tipico della Lombardia. Donne che lavorano e donne che studiano.

Il ritorno dalla filanda

Siamo alla fine dell’Ottocento. Nella campagna monzese. Una scena corale. Un gruppo di donne fanno ritornano a casa dopo una giornata in filanda. Ai lati della strada sterrata, si intravedono alberi di gelso, di cui si nutrono i bachi da seta che le donne lavoravano alla filanda.

La sua capacità è quella di rendere in maniera lirica la dimensione umana e piena di dignità di un mondo semplici e ancora sereno.

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