Roland Bierge
Gli esordi
« L’arte di Bierge suggerisce più che descrivere, si trova in bilico fra le forme stabili e quelle che svaniscono nel sogno e nell’immaginario”
Bisogna ricollegare l’opera di Bierge a quella che si suole chiamare la Nouvelle École de Paris.
Roland Bierge nasce nel 1922 a Boucau (Basses-Pyrénées),
Nel 1936, abbandona gli studi per entrare nell’impresa paterna di pittura.
Contemporaneamente segue i corsi serali di Arte Applicata di Bayonne dove si fa subito notare dal suo professore.
Ben presto sogna di diventare pittore.
La guerra e la deportazione
Con l’arrivo della guerra Roland Bierge lavora da autodidatta.
Espone qualche volta con un gruppo di pittori di Biarritz (I Saltimbanchi).
Viene deportato in Germania, riesce a fuggire e rimane nascosto in una fattoria nelle Lande fino alla Liberazione.
Roland Bierge ritorna nell’impresa paterna nel 1945.
Bierge si trasferisce a Parigi
Nel 1946 si trasferisce a Parigi.
Viene assunto come decoratore alla Comédie française.
Il giovane artista lavora da solo e visita i musei per soddisfare la sua grande sete di sapere.
La retrospettiva Van Gogh al museo de l’Orangerie alle Tuilleries, nel 1947, è una vera rivelazione e segna una svolta nel suo percorso artistico.
Espone per la prima volta al Salone degli Indipendenti.
Nel 1950, tre anni più tardi, la tela che presenta sempre al Salone degli Indipendenti viene notata dalla critica.
Ottiene una prima mostra personale a Parigi (Galerie La Boétie) e partecipa a delle esposizioni collettive come Vendémiaires insieme a Jacques Villon, André Marchand, Antoni Clavé, e Bernard Buffet.
Le esposizioni di gruppo ormai si succederanno regolarmente : Salon d’Automne, Salon des Jeunes Peintres, Salon Comparaisons, Salon de Mai (a partire dal 1969), etc.
Nel 1953, lo Stato gli acquista una tela (« Tazza gialla e mela »), poi, l’anno seguente, l’acquirente sarà la città di Parigi.
Sempre nel 1954 espone con il gruppo « Rencontres » con Edouard Pignon.
Fino alla sua morte, Roland Bierge esporrà con continuità in Francia e all’estero, riscuotendo nel corso degli anni numerosi premi e onoreficenze.
Paesaggi, ritratti, nudi e nature morte sono i suoi soggetti di predilezione.
Si cimenterà anche nel pastello, la litografia e le vetrate (chiesa di Bouchevilliers nell”Eure).
Post -cubismo
Negli anni 50, Roland Bierge è attirato dai lavori di André Lhote e di Jacques Villon e si cimenta in uno stile post-cubista che nel tempo evolverà.
Negli anni 60 passerà dal disegno alla rappresentazione tridimensionale e all’esaltazione dei colori.
A partire dal 1969, Roland Bierge passa alla non-figurazione, con una tavolozza di intense policromie.
Le Policromie
A partire dal 1969 Roland Bierge cambia registro. Le Policromie rappresentano il suo periodo finale. È l’arte dell’equilibrio e dell’armonia dei colori.
Roland Bierge muore nel 1991 a Saint-Antoine (Gers).
Opere in vetrina
Nel nostro catalogo prodotti è presente una natura morta di Roland Bierge