Rinaldo Geleng pittore, ritrattista romano (1920-2003)

Studia nell’Istituto S. Michele dove frequenta un corso di pittura e disegno.

Nel 1939 collabora alla redazione della rivista satirica Marc’Aurelio come caricaturista e vignettista.

In questo periodo conosce per Federico Fellini.

L’amicizia con Federico Fellini

Grazie a questa amicizia, inizia a realizzare le caricature dei frequentatori dei Caffè alla moda di Roma e i ritratti degli attori del Varietà dell’epoca: Renato Rascel, Macario, Wanda Osiris, Rudi Clair, Dante Maggio, Nino Taranto, ecc.

Il suo tratto e il suo modo di disegnare cominciano a dargli una notorietà nella Capitale.

Geleng a Parigi

Si trasferisce a Parigi dal 1950 al 1959.

Qui diventa direttore artistico dell’ Opera Mundi creando una scuola di illustratori e disegnatori.

A Parigi incontra di nuovo Federico Fellini, che veniva a presenziare alla prima del film ‘La Strada’.

Durante gli anni parigini, rimane affascinato dagli incontri con maestri del calibro di Van Gogh e di Rembrandt. Gli Impressionisti e la loro visione analitica lascieranno un segno nella sua carriera artistica.

Alcuni ritratti eseguiti a Parigi e quelli realizzati a Roma, subito dopo il suo ritorno, risentono della pennellata corposa dell’école parisienne, della fusione compositiva di Soutine, ma anche dell’analiticità espressiva di Modigliani. In questo periodo torna al suo primo amore la pittura e la ritrattistica.

Il rientro in Italia

Tornato in Italia, nel 1959 collabora alle riviste del Gruppo Mondadori, realizzando la copertina di Arianna e le illustrazioni per Grazia 1959-1962.

Rinaldo Geleng si occupa di pubblicità cinematografica. Tra i suoi lavori, resta famosa quella della Birra Whurer, del 1960.

Geleng è l’autore di numerosi quadri nelle ambientazioni felliniane: dalle rievocazioni della Roma antica del film Roma, alla quadreria del Casanova, agli ambienti di Amarcord.

Nel 1964 il suo amico Federico Fellini gli commissiona il suo ritratto.

Lascia l’incarico di capo ufficio stampa della Warner Brother’s nel 1971 per ritornare alla sua vocazione iniziale: la pittura e il ritratto, attività alla quali in questi ultimi anni si dedica quasi esclusivamente.

Nella sua galleria di ritratti sfilano personaggi famosi e non, trovando ciascuno l’ambientazione più adatta e intonata alla propria personalità e al proprio carattere.

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