Pio Joris

Chi è Pio Joris

Pio Joris nacque a Roma nel 1843.

Fu pittore e incisore. Appartenne all’ Associazione degli Acquarellisti romani creata da Ettore Roesler Franz e Cipriani.

Esordi

Compì i suoi studi all’Accademia di San Luca dal 1855 al 1861.

Ebbe modo di conoscere all’ Esposizione Nazionale di Firenze del 1861, le opere di Domenico Morelli e dei fratelli Palizzi, che determinarono in lui l’abbandono dei modi accademici e lo avvicinarono alla Scuola di Resina.

L’incontro con Mariano Fortuny

A Roma, conobbe il pittore Mariano Fortuny, di cui subì profondamente l’influenza.

Fortuny, a Parigi lo presentò al mercante d’arte Adolphe Goupil per il quale lavorò dal 1868 al 1875.

Gli Impressionisti a Parigi

A Parigi ebbe contatti con Giuseppe De Nittis e  Federico Zandomenighi, di cui si avverte l’influsso in alcuni dipinti di questo periodo e con con Jean-Léon Gérôme e con Ernest Meissonier.

Compì viaggi in Inghilterra e in Spagna, di cui rievocò gli aspetti più suggestivi.

Nel 1869 a Monaco di Baviera ricevette la medaglia d’oro per la tela raffigurante “Una mattina di domenica fuori Porta del Popolo”.

Ottenne successi a Parigi nel 1875 e nel 1876, a Vienna nel 1873.

Nel 1879, ad un’altra Esposizione di Monaco di Baviera, ebbe un secondo premio e fu decorato nell’ordine bavarese di San Michele di 1° Classe

La Roma di Pio Joris

Roma fu rappresentata da Pio Joris nei suoi aspetti caratteristici, nelle scene di vita tradizionali, nelle cerimonie religiose.

Come le due grandi tele “La processione delle ammantate di San Pietro” (1906), “Il giovedì Santo nelle chiese di Roma”, opera che nel 1900 a Parigi gli valse la Croce della Legione d’onore.

La via Flaminia fu dipinta da lui più volte, nel 1879 e nel 1903.

I quadri a soggetto storico

Si cimentò anche col quadro storico, di grandi dimensioni, ma con scarso risultato: “La fuga del Papa Eugenio IV” del 1883, ora alla galleria d’Arte Moderna di Roma.

Fu pittore fecondissimo, molte sue opere sono alla Galleria d’Arte Moderna, a Palazzo Braschi, all’Accademia di San Luca e in molte collezioni private d’Europa e di America.

Professore, corrispondente di varie accademie, fu membro onorario delle società Acquarellisti di Bruxelles, dell’Aia e di Roma.

Morì a Roma nel 1921.

L’anno successivo si tenne una mostra postuma delle sue opere, fra cui numerosi acquerelli.

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