Ottone Rosai
Ottone Rosai: Quadri e Opere dell’Artista
Ottone Rosai (Firenze 1895, Ivrea (To) 1957) Pittore ed incisore
Insieme a Giorgio de Chirico e di Giorgio Morandi Ottone Rosai il terzo grande pittore italiano del Novecento. Prof Vittorio Sgarbi
Artista immenso capace di leggere le novità del suo tempo alla luce della grande arte del Trecento e del Quattrocento toscano: Cimabue Giotto e Masaccio.
Ottone Rosai: la persona dietro l’artista
Ottone Rosai era un gigante alto un metro e 92, imponente e scontroso,ma uomo travagliato. Sempre in bilico.
Esordisce come artista nel 1913, anno in cui conosce le opere di Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Ardengo Soffici.
L’anno seguente, partecipa alla mostra futurista alla Galleria Sprovieri di Roma, avviando contemporaneamente una collaborazione con Lacerba (vedi foto qui sotto).
Ho inserito quest’opera del periodo Cubista di Pablo Picasso, perchè un questa natura morta c’è un numero della rivista Lacerba
Parte volontario in guerra.
Il suicidio del padre nel 1922 cambiò radicalmente la sua vita e l’artista fu costretto a lavorare nel laboratorio di falegnameria del padre per mantenere la famiglia.
Questa tragedia continuerà ad ossessionarlo per tutta la vita e influirà sui suoi soggetti e i suoi lavori.
Ottone Rosai e il Fascismo
Accusato di essere fascista negli anni ’20 e comunista nel dopoguerra. Ha vissuto isolato prima in via Toscanella poi nella splendida via San Leonardo. Gli sono vicini la moglie e pochi amici, tra loro Vasco Pratolini.
Le Esposizioni di Rosai
Nel novembre 1920 espone alla sua prima personale a Palazzo Capponi a Firenze e nel 1922 alla Casa d’arte Bragaglia
Nel 1928 partecipa alla XVI Biennale di Venezia.
A Milano nel 1929 partecipa alla II Mostra del Novecento italiano.
Nell’autunno del 1930 Rosai inaugura a Milano, la galleria il Milione come una personale.
Galleria il Milione. Nel novembre del 1930 Peppino Ghiringhelli fonda la Galleria il Milione, Si trova a Milano difronte alla Pinaoteca di Brera. Qui per la prima volta in Italia arriva l’arte contemporanea europea.
Nel 1932 Ottone Rosai è invitato alla Biennale di Venezia dove presenta 12 opere.
Nello stesso anno una personale alla Galleria di Palazzo Ferroni di Firenze.
A Milano, nel 1933 Rosai espone alla Galleria delle Tre Arti.
A Roma partecipa con cinque grandi quadri di figura alla II Quadriennale di Roma.
Nel corso degli anni ‘40 prosegue vivace l’attività espositiva accanto agli altri grandi artisti del ‘900 italiano.
La collaborazione con “Il selvaggio”
Dal 1926 al 1929 collabora alla rivista “Il Selvaggio” di Mino Maccari e con il gruppo de “Il Selvaggio” espone l’anno seguente a Firenze.
Cattedra a Firenze
Neanche la cattedra all’accademia di Firenze ha cancellato quel male oscuro che ha affascinato grandi artisti a partire da Francis Bacon che lo definì uno dei più grandi pittori del Novecento.
Ottone Rosai e Charlie Chaplin
Nell’ultima scena di Tempi moderni, Charlie Chaplin prende ispirazione dall’opera Gli Innamorati di Ottone Rosai.
Nel 1957, Ottone Rosai muore a Ivrea.
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