Corrado Cagli

Corrado Cagli  (Ancona 1910- Roma 1976)

Nel 1915 si trasferisce con la famiglia a Roma.

Tra la fine degli anni 20 e l’inizio degli anni ’30 Corrado Cagli  collabora ad Umbertide con la fabbrica di Ceramiche Rometti a cui dà un forte impulso innovativo.

Nel 1932 tiene la sua prima mostra personale idea insieme Adriana Pincherle nella Galleria di Roma.

Nello stesso anno si avvicina a Giuseppe Capogrossi e ad Emanuele Cavalli.

Cagli e il gruppo Nuova Pittura Romana

A Roma, nel 1932 insieme a  Giuseppe Capogrossi e ad Emanuele Cavalli forma il gruppo Nuova pittura romana,  i tre artisti espongono nella Galleria d’Arte di Roma e nel 1933 a Milano, nella Galleria il Milione di Carlo Cardazzo.

Verso la fine dell’anno mentre stilano il Manifesto del Primordialismo Plastico, da pubblicare in occasione della loro mostra a Parigi nella Galerie Jacques Bonjean (1933), litigano a causa di divergenze teoriche e questioni pratiche e sciolgono definitivamente il sodalizio.

In quegli anni a Roma, nonostante sia appena ventenne, è considerato l’esponente di punta della nuova generazione artistica. Anima, un gruppo di artisti giovanissimi, Mirko Basaldella, Afro Basaldella, Alberto Ziveri, Renato Guttuso, Pericle Fazzini, che gravitano intorno alla Galleria Sabatello, del giovanissimo Dario.

Esercita anche un’intensa attività teorica e critica dalle pagine di importanti riviste, tra cui quella di architettura razionalista, “Quadrante”, diretta da P.M. Bardi e da M. Bontempelli (zio dell’artista).

Selezione esposizioni di Corrado Cagli

Dal 1935 al 1938 collabora con la galleria della Cometa, diretta da Libero de Libero, inauguratasi con una sua mostra di 50 disegni (1935).

Galleria La Cometa
Galleria La Cometa Corrado Cagli

Nel 1936 vi tiene una personale di pittura e nel biennio 1937-1938 espone nella sede della Cometa a New York.

Di fronte all’incalzare delle persecuzioni razziali, essendo di origine ebraica, nel 1938, Corrado Cagli si rifugia a Parigi e poi a New York (1939), dove apre uno studio.

Nel 1941, diventato cittadino americano, si arruola nell’esercito e partecipa alla guerra in Europa. In Germania è entrato nel campo di concentramento di Buchenwald, esegue una serie di drammatici disegni. Nel 1947, a Roma lo Studio d’Arte Palma allestisce una mostra delle sue nuove opere non figurative.

Ritorna definitivamente a Roma, nel 1948.

Nel 1951 partecipa alla mostra Arte astratta e concreta in Italia alla Galleria Nazionale d’arte moderna a Roma.

Vince il premio Guggenheim (1946).

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