Aldo Mazza

Aldo Mazza (Milano, 1880 – Gavirate, 1964) pittore, pubblicitario e illustratore.

Aldo Mazza discende da una famiglia della borghesia milanese, di artisti e patrioti. Suo padre Alfio, ragioniere, era uno scrittore-poeta e suo nonno Giuseppe era un pittore di scuola romantica.

Aldo Mazza studiò all’Accademia di Brera  e fu allievo di Cesare Tallone. Divenne illustratore di libri per bambini.

 Le caricature al Guerin Meschino

Fu chiamato da Francesco Pozza al giornale umoristico Guerin Meschino come caricaturista e illustratore. A ciò si aggiunse anche la produzione di manifesti, cartoline pubblicitarie anche se fu principalmente un pittore ritrattista molto richiesto dalla borghesia milanese.

Pubblicitario

Numerose aziende gli commissionano manifesti murali, tra queste Birra ItaliaLubrificanti ShellArticoli per la Fotografia GanziniBiciclette BianchiLa RinascenteCredito ItalianoMagazzini Vittoria, e tanti altri ancora. Oltre sessanta manifesti e quaranta cartoline da lui realizzate sono conservati presso la Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli di Milano.

La pittura di Aldo Mazza

Apprezzato da una committenza borghese, la sua pittura si mantiene vicina alla formazione tardo ottocentesca, accentuando dagli anni Venti in poi un gusto per i colori intensi e la resa fisionomica precisa.

Nel 1906 espone all’Esposizione internazionale di Milano e alla Biennale di Venezia col dipinto intitolato Del Vespero.

All’ Esposizione di Torino del 1911 in occasione del cinquantenario dell’Unità d’Italia, espone un raffinato ritratto di sua moglie. Sempre per celebrare questa occasione fu organizzata una gara aerea, da Parigi a Torino, via Roma, cui parteciparono dodici aviatori e fu vinta dal francese Beaumont, su Bleriot. Aldo Mazza ne realizzò il manifesto accostando una forte citazione neoclassica, in primo piano, a simboleggiare il grande passato dell’Italia, con i nuovi mezzi di locomozione moderna.

Nel 1919 l’Ammiraglio Millo, Governatore della Dalmazia, scelse Aldo Mazza per visitare la Dalmazia insieme ai pittori J.Cantinotti e Oreste Pizio. con l’incarico di ritrarre paesaggi e figure dalmate.

Nel frattempo, influenzato dalle ricerche futuriste del’epoca crea cartelloni pubblicitari con tagli prospettici audaci con temi che derivavano dal mito sportivo e dalle temperie fasciste.

Partecipa alla Mostra del ritratto femminile contemporaneo allestita presso la Villa Reale di Monza nel 1924.

Nel 1931 fu invitato alla I Mostra internazionale d’arte coloniale al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove espose Tripolitania (Roma, presidenza del Consiglio dei ministri).

Nel 1935, una mostra personale alla Galleria Pesaro, a Milano.

Le nozze di Aldo Mazza

A Milano nel 1905 sposa Paola Farnese.

Ultimi anni

Visse a Gavirate molti anni e qui morì. Il padre aveva comprato una villa nella zona della Trinità che in seguito fu donata alla casa di riposo.

È sepolto nella cappella della famiglia nel cimitero della cittadina. A Gavirate sono conservate alcune sue opere: l’affresco simboleggiante «L’Amore Materno» all’ingresso della “Casa della madre e del bambino Bianca Besozzi”, (ex maternità), in Municipio il ritratto di Giuseppe Maggioni, sindaco della Liberazione, e alcuni quadri presso la scuola elementare.

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