Alberto Ziveri

Alberto Ziveri (Roma 1908- 1990) Pittore e incisore

Esordi di Alberto Ziveri

Tra il 1921 e il 1929 Alberto Ziveri, frequenta il liceo artistico e la scuola serale di arti ornamentali del San Giacomo dove studia con Antonino Calcagnadoro (1976-1935)

Il mestiere lo apprende nella bottega dell’affrescatore liberty Giulio Bargellini. Qui nasce l’amicizia con Guglielmo Janni (pronipote di Giuseppe Gioachino Belli), pittore di grande e raffinata cultura. Janni lo incoraggia sulla strada della pittura.

Tra il 1929 e il 1930 soggiorna ripetutamente nei dintorni di Parma, dove studia Mantegna, Parmigianino e Correggio è a Milano per compiere il servizio militare nel corpo dei bersaglieri.

Nel 1931, frequentando la scuola libera del nudo.

Conosce il giovane scultore Pericle Fazzini, che diventa il suo migliore amico.

 Alberto Ziveri alla Galleria Sabatello

Agli inizi degli anni 30 Alberto Ziveri pittore fa parte della nuova generazione artistica che, con Corrado Cagli, Renato Guttuso, Pericle Fazzini, Afro e Mirko Basaldella, gravita intorno alla Galleria Sabatello, di Dario Sabatello in via del Babuino, che punta molto su di lui.

Da questo momento prende parte a tutte le più importanti esposizioni in Italia e all’estero.

Nell’ottobre 1933 “Quadrante”, pubblica quattro suoi disegni, dedicandogli un intero numero.

Studio di figura femminile Alberto Ziveri
Studio di figura femminile

Esposizioni di Alberto Ziveri

Nel 1935, alla II° Quadriennale Ziveri, espone accanto agli artisti del Tonalismo: Giuseppe Capogrossi e Emanuele Cavalli, mentre la critica lo segnala tra le rivelazioni dell’esposizione.

Il TONALISMO e gli artisti tonali

Gli anni Trenta sono rappresentati dai pittori detti “tonali” come Corrado Cagli (Ancona 1910 – Roma 1976), Giuseppe Capogrossi (Roma 1900 – 1972), Emanuele Cavalli (Lucera 1904 – Firenze 1981), Roberto Melli (Ferrara 1885 – Roma 1958) e Guglielmo Ianni (Roma 1892 – 1958).

La loro attenzione è concentrata sul rapporti luce, colore e spazio.

 

Nel 1936, una personale alla Galleria della Cometa, mentre nel 1937 e nel 1938 è in Olanda, Francia, Belgio e Svizzera.

Nel 1939 alla XXI° Biennale di Venezia avviene il suo esordio realista.

D’ora in poi, come dichiara lo stesso artista nei suoi scritti, il realismo è la sua morale.

Il realismo e i pittori realisti

A ridosso della Seconda Guerra mondiale, matura un nuovo linguaggio “realista” con una rappresentazione impulsiva della realtà più cruda.

Tra gli artisti realisti troviamo Alberto Ziveri (Roma 1908 – 1990), Fausto Pirandello (Roma 1899 – 1975),  Renato Guttuso (Bagheria 1911 – Roma 1987) ed il giovane Renzo Vespignani (Roma 1924 – 2001).

Nel 1943, vince il terzo premio per l’apertura alla IV Quadriennale ed è richiamato alle armi.

Nel 1946 alla Galleria di Roma tiene la sua prima personale con la nuova produzione. Vi presenta anche un nutrito gruppo di incisioni, tecnica che va coltivando dal 1926.

Nel 1956 alla Biennale di Venezia, Longhi lo definisce il maggior realista italiano vivente.

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